Milano, 9 maggio 2009 - Rolling Stone -
We Will Rock you press conference


BM: Siamo felicissimi di essere in Italia, c'è un rapporto molto speciale, qualcosa di esplosivo tra i Queen e l'Italia, ieri abbiamo assistito alle audizioni e abbiamo riscontrato tantissimo talento, i personaggi, sia musicisti che cantanti erano davvero notevoli.
WWRY a Milano sarà qualcosa di diverso, un nuovo inizio, diverso da WWRY London o WWRY Stuttgart, sarà qualcosa legato alla sua storia ma dedicato al Rock, al Rock in questa città.

Buongiorno. Tanti hanno provato a fare musical con repertori importanti. Nessuno ha avuto il successo che avete avuto voi. Vi siete chiesti il perchè?

BM: e' una lunga storia..l'idea originale è partita nel 1986, quando abbiamo iniziato a considerare questa idea perchè volevamo provare a fare qualcosa di nuovo con la nostra musica e l'idea è partita dal nostro manager Jim Beach.. all'inizio doveva essere una storia autobiografica sui Queen e Freddie però non funzionava brillantemente a abbiamo cambiato idea.
L'idea è stata di Ben Elton, molto brillante, quella di non parlare del passato ma di guardare al futuro e di creare questa storia sulla voglia dei ragazzi di ritrovare e di scoprire il rock.

RT: La difficoltà più grande è stata quella di creare un musical che però mantenesse un'identita e un aspetto rock, che fosse un musical ma anche uno spettacolo rock. Unire le due cose non è stato facile.

BM: è stata un'esperienza speciale riuscire a coniugare il mondo del r'n'r con il musical e ci volevano dei personaggi senz'altro rock come claudio e maurizio e ieri abbiamo sentito artisti e cantanti molto rock, questo sarà un musical tutto cantato e suonato dal vivo, senza hard disk o basi di nessun genere, quindi è stato molto difficile ma è un'esperienza molto ambiziosa, che ci sta appagando molto.

RT: il livello di preparazione degli artisti italiani è stata decisamente fantastica, sia come devozione che come professionalità. Assolutamente fantastica.

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Int: Facendo questo discorso, sulla velenza rock, mi sono venuti in mente i Qubes. quale è il punto di unione tra un gruppo che faceva teatro sul palcoscenico e invece un gruppo rock che ispira un musical?

RT: ahhhh, i Qubes, sono stati dei pioneri in questo tipo di approccio, come anche altri che sono stati molto teatrali nelle esibizioni. In qualche modo, direi di si..

Dato che il musical è stato pensato quando la band era ancora funzionante, volevo sapere se avevate pensato anche voi stessi a fare il musical in qualche occasione speciale e se poi, purtroppo, questa idea ha dovuto seguire gli eventi, diversamente.

RT: Il mondo ha abbastanza musicisti che vogliono fare gli attori..quindi noi no, grazie.

In giro per il mondo avete incontrato molte cover band? Cosa sono i Queen oggi, cosa state facendo e cosa avete in programma?

BM: Non spesso, ma qualche volta alle audizioni hanno partecipato musicisti provenienti da cover band dei queen, bravi, ma non solo, hanno partecipato musicisti di vario genere. L'anno scorso abbiamo fatto un tour, come saprete, siamo passati anche dall'Italia.

Paraddossalmente siamo più impegnati con il musical che con la carriere dei Queen e poi sapete, voglia ritagliarci un pò di tempo anche per la nostra vita personale, alla nostra età  non è bello essere sempre in tour, tutto l'anno, tutti i mesi, vogliamo prenderci qualche momento per noi.

RT:Ci sono molte cover band e sono tutte di livello e sicuramente torneremo in tour con i Queen..

BM: Oh no, non subito, ti prego..

BM: sicuramente ci impegneremo in un nuovo disco più avanti, comunque abbiamo anche altri interessi, tante altre cose nella nostra vita, io ho appena curato un libro sulla fotografia, tutt'altro mondo rispetto al rock.

ci fidiamo ciecamente del lavoro di claudio trotta e maurizio colombi che lavorano egregiamente, io e roger siamo aggiornati quotidianamente ma ci fidiamo ciecamente di quello che fanno e qualche volta, è capitato e capiterà  in occasione di anniversari, che parteciperemo anche come special guest sul palco durante il musical, quindi chissà, magari più avanti, adesso a Londra ci sarà il settimo anniversario del musical a Londra e qualcosa succederà ...

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Int. Avrei tre curiosità  sul musical. La prima se è stato un momento simbolico quello di organizzarlo nel 2009 a 25 anni di distanza dagli unici concerti italiani dei Queen (con Freddie Mercury ndt), poi quando c'è stato il primo approccio per la versione italiana del musical e se saranno presenti il 4 dicembre alla premiere a Milano.
BM: Si, saremo qui per la prima domanda mi piacerebbe dirti di si, ma non sarebbe la verità . è solo un caso. Per quanto riguarda l'altra domanda, il nostro manager Jim Beach sta lavorando su questo progetto da molto tempo, ha parlato con molte persone fino a quando ha incontrato le persone che lavoreranno al musical (la stessa circostanza èpoi stata confermata da Jim Beach il quale ha poi aggiunto che era una storia troppo noiosa da raccontare).

Avete detto di avere un rapporto esplosivo con l'Italia, immagino dal punto di vista musicale, ma probabilmente anche a livello personale. Quali sono le vostre esperienze che avete avuto con i Queen e quali sono i ricordi che vi legano a questo paese?

RT: il tour dell'anno scorso, il pubblico italiano penso sia il migliore, fantastico, c’è quasi un rapporto di amicizia tra i Queen ed il pubblico italiano e l'Italia è un posto perfetto per fare del rock. E tra il pubblico ci sono i cantanti migliori, più intonati, più forti.

Avete pensato alla curiosa coincidenza che questo è l'anno di Galileo in Italia? Cosa avete pensato quando in Inghilterra un sondaggio ha dichiarato Bohemian Rhapsody come canzone più suonata negli ultimi settant'anni? Avete qualche ricordo del concerto di Roma del 2005 coincidente con la morte di Papa Giovanni Paolo II?

BM: si, è stata una esperienza, decidere di suonare dopo la morte del Papa, ma lo abbiamo fatto anche perchè siamo intrattenitori ed abbiamo pensato di accontentare il nostro pubblico. Ricordo che nel momento in cui mi esibivo da solo, avevo annunciato che stavo per cantare una canzone dedicata ad una splendida persona che avevamo perso (riferendosi ovviamente al Papa, ndt) e tutto il pubblico invece ha iniziato ad urlare 'freddie, freddie, freddie' ™.. cosi sono andato avanti da solo.. lo abbiamo fatto con grande rispetto. I Queen non si sono mai interessati alla religione, non si sono posti a difesa di alcuna religione. Siamo solo musicisti.

RT: su Galileo ho visitato la mostra su di lui a Firenze. Fantastica. Io sto dalla parte di Galileo.

BM: Galileo aveva ragione. L'esito del sondaggio è fantastico, pensare ai nostri idoli, Beatles, Jimi Hendrix e vedere che li abbiamo superati, è  qualcosa di meraviglioso.

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