Che We Will Rock You, il musical, sia un successo, non lo scopriamo certo oggi.
Ma come è nato questo show? Quali erano le intenzioni di Brian e Roger nel realizzare un simile progetto? A questa e altre domande, danno risposta i nostri beniamini in una lunga intervista realizzata il 26 marzo del 2002 nel backstage del Dominion. Grazie all'amico Luca per la traduzione!

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JB. Possiamo parlare della storia prima di tutto. Quando e' nata la prima idea? Fu una decisione commerciale, artistica o una conversazione in un pub?

BM. Jim Beach fu sempre convinto che la musica dei Queen poteva essere trasferita benissimo in un musical ed egli considero' questo come un territorio ancora da scoprire ed invadere!
Noi abbiamo avuto sempre questo temperamento da conquistatori, suppongo. Noi amiamo il cambiamento. Noi amiamo portare la musica dei Queen in un posto dove non e' mai stata prima. Era d'uso dire” Portiamola in Argentina, Peru', Cile (anche se in Cile e Perù non mi pare i Queen abbiano mai suonato, ndr), Budapest”. Bene, ora è la volta del teatro!
Non eravamo inizialmente convinti non essendo fans del genere “Musical Theatre” in particolare. Cosi' diedi a Jim il credito per rendere viva questa idea. Per quello che mi riguarda, ci fu un punto in cui realizzai che esisteva un'intera area di creativita' che si apriva se noi la cercavamo, una nuova tela su cui potevamo dipingere. Senza Freddie e' spesso stato frustrante perche' certamente molte delle aree che avevamo scolpito e creato insieme diventarono non piu' accessibili per noi, tuttavia avremmo potuto rimpiazzare Freddie, ma questa cosa non l'avremmo mai fatta.
Si, per Roger e me ci fu un grosso ostacolo da superare ed era quello che noi odiavamo i Musicals nella loro interezza… ora vorrei precisare che ho riqualificato la cosa, infatti sono stato ben educato sull'argomento in quanto vivo da sposato con una brillantissima attrice, tramite lei ho sperimentato un intero nuovo mondo. Ho instaurato con lei certi tipi di conversazioni ed ora non considero piu' il genere Musical come un blocco…certamente metto alcuni di loro in piani diversi, ma non prendetela come una cosa personale! Ad esempio, “West Side Story” fu sempre un'eccezione per me, l'ho sempre ammirato. Ma piu' recentemente fui totalmente impressionato da shows come Carosello e da molto del lavoro di Stephen Sondheim che e' assolutamente brillante, e nei nostri sogni vorremmo aspirare a qualcosa del genere. Anche se la mia attitudine e' leggermente diversa. Facendo un riassunto, penso che il nostro feeling per la musica da teatro come si e' sviluppato ora possa diventare abbastanza forte, irreale, e apparentemente puo' operare con schemi diversi dal solito. Cosi', quello che noi stiamo per fare in questa arena e' un cambiamento che noi vogliamo provare in noi stessi. Questa e' una cosa veramente arrogante da fare, suppongo, ma penso che ora, oltre il periodo di evoluzione, abbiamo creato qualcosa di nuovo in ogni senso. Non andremo a fare un rock show, lo abbiamo gia' fatto ed e' da dove proveniamo…e non e' il solito standard musical da teatro perche' e' UNA NOSTRA INVENZIONE!!
Stiamo arrivando in questa direzione da un posto differente e cio' che sta per arrivare e' un qualcosa che ha gli attributi di entrambi, l'inganno e' che stiamo realizzando il migliore di tutto il mondo. Cio' che posso dirti e' che abbiamo messo tanto di noi stessi in questa cosa e siamo circondati dal miglior team in circolazione. E ogni componente di questo team e' abbastanza cosciente da mettere il massimo sforzo in questo progetto, posso permettermi di dirlo. Ad esempio, Arlene Philips e' stata all'avanguardia nelle coreografie del rock style in teatro per tanto tempo, Chris Renshaw ha un classico passato nella creazione di produzioni estremamente originali di esistenti musicals nel West End e a New York. Queste persone (insieme ad altri) sono i nostri saggi e la nostra apertura mentale nel campo della musica nei teatri. Poi, per continuare, i nostri set-designers e video-designers provengono dalla confraternita del Rock, come noi. Hanno lavorato con gli U2, Pink Floyd etc. Decisamente io e Roger proveniamo da cio' che chiamiamo Rock e siamo attualmente coscienti che siamo i “Guardiani dell'Opera”, come Ben (Elton) probabilmente ci considera. In altre parole siamo molto desiderosi di dirvi che entriamo in questa produzione con lo spirito dei Queen dal suo profondo.

JB Come vorresti definire questo spirito?

BM: E' molto difficile da definire. Sono entrato in questo spirito da quando iniziammo il rehearsal ogni giorno dalle 10 di mattina alle 6 del pomeriggio e andavamo a casa per preparare la notte il lavoro sulle armonie e gli arrangiamenti, per me ci furono tantissime piccole decisioni che sommate insieme creavano un'unica grande decisione. Nell'essenza, dovevamo approfondire accuratamente il nostro passato, riaprendo “vecchi libri”, riscoprire il vecchio spirito e riportarlo in qualcosa di nuovo. Ok, se posso definirlo in poche parole, Freddie usava dire: “Noi non facciamo compromessi!”, che e' pressoche' vero: non abbiamo mai fatto molti compromessi. Noi definitivamente entravamo nelle cose con la certezza che “abbiamo qualcosa da dire e lo faremo senza compromessi!” E' la stessa cosa in questo caso. Io spesso mi meraviglio su quello che Freddie intendeva dire e non oso pensare a cosa avremmo potuto fare se lui fosse stato seduto qui con noi a prendere questa decisione.
Suppongo che una della nostre guide principali e' la fedeltà alla realta', che abbiamo condiviso insieme a Chris Renshaw. Questa e' una delle prime parole che proferi' alla riunione dell'assemblea il primo giorno del rehearsals. Egli disse che nessuno doveva prendere questa cosa per ridere; di base siamo abbastanza veri e dovevamo subito scongiurare la presenza di persone nello stage che ci avrebbero fatto perdere del tempo. Certamente, per stemperare il tutto, c'e' molto humor in questo lavoro e siamo capaci di prenderci in giro, in linea con il vecchio business di non prendere noi stessi troppo seriamente. Ma e' pur sempre il nostro LAVORO e dobbiamo farlo seriamente! Non stiamo provando ad essere qualcosa che non siamo, le emozioni nelle nostre canzoni sono REALI. Quando e' ora di inserire una canzone tra due pezzi di dialogo qualche volta e' felice, altre volte ti ritrovi ad inserire un pezzo di dialogo tra due canzoni e fai la seguente considerazione: “come era nell'originale?” Allora torniamo indietro nel tempo per essere sicuri di come era nella registrazione originale (o dal vivo) nei termini dell'intento, arrangiamento, suono, armonie vocali, chitarre e armonie di chitarra. Dobbiamo essere sicuri di sapere esattamente come era! Questo e' il nostro fine e i colori che possiamo usare. Poi ci chiediamo:” Qual'e la canzone che ha da dire qualcosa nel Musical e come possiamo adattare la stessa per dire ciò che vogliamo intendere? In alcuni casi e' necessario un piccolo cambio di lirica, ma in molti altri casi la canzone nella sua fedeltà e' perfetta. Siamo consci che nelle nostre canzoni ci sono molti significati, sia negli originali che negli adattamenti. Ciò che stiamo per fare e' un punto certo e sai gia che puoi farlo e che si può lavorare senza sabotare la tua canzone. E se ci sarà un punto in cui dovrai stravolgere il pezzo affinché diventi falso e perda l'idea originale, quello sarà il momento di tornare indietro con un'idea differente. E' un processo affascinante. Certamente sento che le migliori canzoni dei Queen nel musical sono capaci di stare in piedi da sole, senza ritocchi. Nella mie mente le canzoni hanno superato il test, capaci di dire quello che vuoi tu nell'opera ma mantenendo le gambe per restare sollevate al di fuori del musical stesso. Se esse non dovessero seguire questi requisiti allora non avremmo fatto il nostro lavoro in modo corretto.

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JB Ti sei meravigliato a quanto bene si siano adattate le canzoni alle visioni di Ben Elton?

BM Sono completamente meravigliato! Ha coinciso insieme alle nostre visioni più di quanto uno potesse sognare. Ben ha una grande visione in quanto la sua sceneggiatura in certe songs si ferma mentre in molte altre si adatta perfettamente con una vista fantastica. Ora, mentre nel corso degli ultimi mesi avevamo solo le sceneggiature con le nostre canzoni in mano, tutto e' cambiato. Noi abbiamo riscritto il copione, lo abbiamo riadattato, abbiamo ricongiunto, siamo tornati ancora indietro e alla fine ogni aspetto e' diventata una sola cosa...e sono incredulo di come bene si sia tutto incastonato…e' incredibile! Qualche volta abbiamo cambiato la canzone un pò, poi abbiamo riguardato di nuovo accorgendoci che non era necessario perchè la sua completa modellatura faceva si che potessimo tornare indietro alla via di inizio.

JB Quando per la prima volta realizzaste Bohemian Rhapsody vi e' mai passato per la mente se un giorno metterla in un Musical sarebbe stata una piccola o grande idea? E' in un live Rock&Roll piu' grande che in un Musical?

BM: Che grande domanda. Io penso che sia per tutte due le cose entrambe grande e penso anche che abbiamo passato molto tempo per imparare a come dipingere questa immagine nel contesto del Musical. Se me lo chiedevi 6 mesi fa probabilmente ti avrei risposto che il Rock&roll e' la cosa più preziosa e grande, e probabilmente ancora lo penso, ma in termini di realizzazione e successo rispetto a persone che vogliono un prodotto live, ora penso che un Musical possa affascinarti quanto un rock show. Penso che quello che sta succedendo sia una traduzione di noi stessi in un nuovo mezzo espressivo, altrettanto importante del nostro vecchio mezzo di espressione. Questo (il Dominion) e' un teatro enorme e non abbiamo mai fatto un gig qui, ma abbiamo suonato in teatri simili a questo intorno al mondo prima di passare al piano successivo, cioè le arene, e al piano finale dopo questo, gli stadi di calcio. Perciò sono convinto che questo e' il posto giusto, dove tu puoi respirare l'esatta atmosfera e solleticare il reale carattere che uno Rock show può trasmetterti, ma sarà anche qualcosa di differente, differenti cose che si andranno a realizzare.

JB Quanto seriamente prendete la storia? Per me e' un misto di individualismo, speranza, passione, ribellione. Pensi che potreste prenderla seriamente? O e' solo un tono scherzoso (tongue in cheek)?

BM E' abbastanza similare alla nostra stoffa, al nostro modo di essere, quando non sai mai il momento di prendere una cosa sul serio oppure no. Puoi prenderla su diversi punti di vista, su differenti livelli, e penso anche che sia un buonissimo commento per la strada che stiamo per intraprendere, e' merito di Ben. La sua idea in questa storia e' che l'individualità venga erosa ogni secondo del giorno così che presto sarà impossibile per le persone scrivere la propria musica, pensare tramite le proprie teste, scrivere le proprie poesie e tramite questa soppressione ci sarà un sacco di felicità, mai più pensieri tristi e tanto divertimento in questa scoperta. Penso che sarà puro divertimento per gli spettatori muovendosi attraverso questa storia accompagnati dalle canzoni come se fossero piccole gemme. In verità e' come essere dentro ad un video-game e veramente non vorresti sapere cosa può succederti dietro l'angolo prima di non aver dato un'occhiata al prossimo livello.

JB E tu vorresti sapere cosa può succedere…

BM Tu potrai sapere come andrà a finire solo alla fine. Io spero che la stampa non provi a farlo distruggendo la storia subito, ma se anche dovesse accadere penso sarai sorpreso lo stesso, soprattutto nel finale, e' proprio un “trip”! Per me il divertimento e' la prima cosa. La compagnia ora può cantare queste canzoni in modo fantastico, pieno di energia, passione ed accuratezza, non in una via programmata. E' uno strano territorio dove ci siamo trovati. Io non so se qualcun altro ti ha già espresso queste cose, ma stiamo descrivendo una storia dove convivono elementi che a noi non piacciono e così compare nel lavoro un grande senso di ironia.
Abbiamo probabilmente preso le maggiori libertà, musicalmente e liricamente, in Radio Ga Ga dove tu ti rendi conto all'istante che tutto e' stato programmato e tutti i movimenti studiati. Con questo vogliamo in qualche modo rappresentare la malattia che sta contagiando tutto il mondo rappresentato. E' stato fatto attraverso una canzone che noi attualmente non consideriamo spazzatura, anzi pensiamo sia una buona canzone; pensiamo inoltre che anche la nostra coreografia non sia immondizia ma tutt'altro! Per cui c'e' un messaggio in questa cosa ed ecco che sei già su due livelli.
Esiste anche un numero opposto, una rappresentazione di rock reale nello show, e una battaglia continua tra i due. Ed e' quello che il vecchio “men versus machines” (il robot di News Of The World) pensava, come abbiamo specificato molti album fa. Cosi e' un affascinante pezzo di lavoro a maglia che abbiamo creato insieme e che fortunatamente diventa un dannato ottimo pullover.

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JB Qualche pezzo favorito, qualche canzone con senso particolare o con una via particolare usata?

BM Bene: ci sono un sacco di cose. Io non penso che nessuno di noi non sia felice finchè la propria canzone diventi la preferita. Al momento posso dirti "Headlong" dopo la considerevole mole di lavoro che mi e' costata, insieme a Mike Dixon il nostro direttore musicale, piu' Arlene e Chris sommata alle grandi performances dei nostri 4 giovani principali attori. Io posso vedere che questa cosa si sta muovendo nell'atmosfera, sta diventando ROCK! C'e' poi il momento in cui si sposa con il brillante lavoro dei nostri responsabili del set e delle luci, Willy e Mark, ed e' una apoteosi. Ora saprò che se ci sarà un momento in cui l'audience non sarà convinta e che si alzerà pensando di aver speso male il proprio denaro, ritornerà a sedere nelle proprie poltrone perchè succederà il mondo intero in Headlong! E' una canzone che percorrerà molte verità, la vita, attraverso relazioni sociali e attraverso il mondo geograficamente parlando in questo caso, in ogni aspetto la canzone calza originalmente a pennello la situazione e anche con diversi punti di vista. E' molto divertente, con molto movimento e sballo totale. Penso che questa cosa produrrà molti grandi sorrisi.
Ed ora la BAND questi ragazzacci sono fantastici—non fatemi cominciare!!!!! Senza dubbio la migliore rock band che possa “powerizzare” un musical! E non saranno solo in prima linea tuttavia, saranno parte dello show in ogni senso.
Sono anche certamente contento della via che A Kind Of magic andrà a ripercorrere nella parte del nostro Musical. Sono i primi giorni ancora, ma Magic ha molto in termini di contesto armonico che non aveva nel disco e le persone in stage che canteranno questa canzone avranno molto da riflettere sulle parole della stessa. E ancora una volta ci saranno imponenti effetti teatrali ad accompagnarla.

JB Posso velocemente chiederti circa il coinvolgimento di Robert De Niro? Penso che sia stato coinvolto anche prima di Ben Elton. E' giusto?

BM E' stato il nostro partner da molto, molto tempo prima…

JB E' un grande fan dei Queen?

BM Sembrerebbe esserlo e questa cosa fu uno shock per me, ho avuto la chance di spendere alcuni momenti in sua compagnia, avere delle conversazioni e sembrerebbe conoscere tantissime cose su di noi, il che mi ha sorpreso molto e sembrerebbe essere anche molto preparato nella rock music. Ma io so che ha trovato la sua via per arrivare a noi tramite Chris Renshaw. Dovresti chiedere a qualcuno che sorta di conversazione ci sia stata prima di questa cosa. Chris Renshaw cercò di far fare il Musical ai Queen molto tempo fa. Egli già ci conosceva bene e quando Robert cominciò a fare dei discorsi musicali con lui, Chris disse:” Questa e' l'unica cosa che voglio fare!” e io so che dopo quel punto Robert insieme a Jane Rosenthal iniziò il suo “business partner”. Fu abbastanza incredibile che ci dissero:” Questo e' il Musical che vogliamo fare e vogliamo essere partners eguali in tutto lo sviluppo”. Assolutamente tramutarono in realtà le loro parole e io abbasso il mio cappello davanti a loro perchè furono molto astuti nel vedere al di là degli impedimenti. Stavamo per dire che non eravamo più sicuri di volerlo fare, che potrebbe essere stato per noi troppo difficile ricreare in un palco una storia che ci riguardava. Allo stesso tempo noi avremmo potuto fare un fiasco o ritirarci e loro avrebbero perso un sacco di soldi investiti in questo progetto. Ma loro spianarono il terreno e dissero che sarebbero arrivati fino alla fine, cosi fecero. Per cui sono stati dei pregevoli partners.

JB Ti e' mai passato per la mente che la vostra musica potrebbe essere ancora ascoltata fra 100 anni?

BM Ebbi questa strana sensazione l'altro giorno mentre stavo puntando i miei occhi sul Musical, pensai che e' abbastanza possibile che questo particolare spettacolo possa essere la cosa attraverso la quale le persone conosceranno la nostra musica fra 300 anni. Forse la gente avrà più interesse del fatto che un tempo esisteva un gruppo musicale chiamato Queen , essi potranno magari conoscere solo questo Musical nel quale i caratteri non danno la sicurezza se questo gruppo fu esistito o no. E' splendido per me. Siamo tutti pieni di noi stessi, non siamo persone modeste come tu probabilmente sai, crediamo tantissimo in noi stessi. Ma penso anche a quanto siamo attoniti scoprendo come la musica dei Queen oggi sia ancora una parte della vita quotidiana di persone di tutte l'età, razze, come ancora ne provano emozione e vanno in giro canticchiandola. Anche per me.. sono abbastanza scioccato a quanto fresco risuona ancora questo sound rendendomi felicissimo ovviamente. Noi avevamo un certo insano “credo” in quello che facevamo a quel tempo, pensavamo che eravamo unici e avevamo cose da dire che nessun altro prima aveva mai detto o che nessuno fu capace di dirlo prima. Cosi mi sento soddisfatto anche per non aver mai fatto compromessi prima e realizzare ora che ogni pezzo “product” Queen si eleva ancora con una certa integrità, darebbe soddisfazione a chiunque, e fu anche una grande sorgente di divertimento. E' anche molto soddisfacente ascoltare tutta la musica REALE che i musicisti con cui stiamo lavorando stanno facendo con gli elementi delle nostre canzoni, essi sono molto complementari, sono sorpreso per la struttura che riescono a dare.
Il mio pensiero finale e' per i ragazzi e le ragazze del nostro cast. Scegliemmo loro nel corso di oltre 600 audizioni. Sono meravigliosi e alla fine sono loro il “making” finale che rende questa produzione puramente magica. Spero che portino la legge dei Queen con loro per sempre nel futuro.

JB. Grazie.

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Ed ora e' il turno di Roger Taylor.

JB Come ti senti? Sei eccitato, nervoso, esausto?

RT Tutte e tre le cose, eccitato, nervoso ed esausto. Mi sento proprio bene! Personalmente sto ancora pensando al fatto che questo non sia il tipico West End show. Sono sicuro che la band e i cantanti siano fantastici e quello che esiste nell'intero backstage in termine di equipment e' da mozzafiato. Tecnicamente e' tutto all'avanguardia. Abbiamo supervisionato le cose con un sacco di persone e non avremmo mai pensato che sarebbe occorso cosi tanto lavoro. Si e' tramutata in una "big stage production";

JB E' riuscita a diventare la band una reale Live Band?

RT Beh, sono una live band. Hanno i punti cruciali segnati su carta ma abbiamo lasciato loro anche una serie di punti nello show in cui possono andare fuori o improvvisare. E' tutto messo a punto per il dialogo per cui dovranno essere anche molto disciplinati. Sono veramente, veramente una buonissima band, sono propriamente dei musicisti ( p.s. nella band compaiono tra gli altri Jamie Moses , Spike Edney e Neil Murray, praticamente il meglio della SAS band).

JB Gli avete fatto una vostra audizione?

RT Yeah! Certo.

JB Cosi' avranno molto da darci...

RT Sono tutti top players. Laurie Weisfield e' stato in un gruppo chiamato Whisbone Ash piu' altre bands. Neil Murray, ha suonato con i Deep purple e i Black Sabbath e un sacco di altri gruppi compresa attualmente la Brian May's band. Spike Edney era solito suonare con i Queen. Propriamente rockers!

JB Come ti senti quando qualcuno suona la tua musica in posto come questo piuttosto che in uno stadio?

RT Non lo so ancora, Sono molto interessato a sapere come starò. Sta diventando tutto molto eccitante. Noi abbiamo il teatro giusto. E' un teatro molto grande e molto più ampio del solito teatro del West end, la cui cosa e' giusta per quello che stiamo facendo, sarebbe molto difficile riprodurre il nostro lavoro in un teatro più piccolo. Non pensavo ci potessimo lavorare cosi bene. Basta che tu guardi allo scenario con tutta quella enorme massa di strumentazioni davanti e dietro il palco.

JB Questa e' stata una decisone commerciale, artistica o proviene da un pub dopo aver bevuto troppi bicchieri?

RT E' sempre stata un'idea allettante per anni ed ha una nascita molto lontana. Sono sincero, se tu fai un Hit musicale fai un sacco di soldi, ma molti di loro non sono dei grandi hits cosi e' veramente una scommessa. Commercialmente potresti avere un jackpot ma c'e' tanto denaro investito in esso. Questa e' una produzione altamente costosa e francamente spero che si possa giustificare tale spesa.

JB Pensi mai a cosa avrebbe detto Freddie di questa cosa?

RT Penso che l'avrebbe amata. E anche il teatro.

 


JB Pensi che i Queen, nei tempi passati, si sono presi troppo seriamente? C'e' un grande senso dell'umorismo ora.

RT Noi abbiamo preso la musica sempre seriamente, ma non abbiamo mai preso seriamente noi stessi. Abbiamo avuto sempre l'abilita' di ridere di noi stessi. Se tu guardi a qualche nostro backstage e anche a qualche nostra musica, vedi che e' abbastanza umoristica. L'intera sezione centrale di Bohemian Rhapsody lo e', facemmo tante cose e un sacco di sperimentazioni.

JB Cosa ne pensi della storia (del Musical)?

RT Penso che sia una storia molto carina. E' sciocca ma allo stesso tempo divertente e facendo ben attenzione compaiono molti punti seri mentre procede nel suo corso. Il fine di tutto ciò è che le persone escano dal teatro sentendosi sollevate e gioiose dopo aver assistito ad uno spettacolo reale, dopo aver ascoltato grande musica che li abbia elevati. Ogni “icona” è in esso.


JB Qualche canzone preferita in prospettiva musicale?

RT Ci sono abbastanza brani focali, non vorrei dire qual'è la favorita. Fammi pensare. C'e' un momento abbastanza nostalgico in Days of Our Lives, dove c'e' un cambio di ritmo. Le due ragazze hanno alcuni momenti strappalacrime e anche Killer Queen e' stupenda. E' fantastica. L'attrice che ne fa il personaggio e' alquanto inquietante.

JB Mentre suonavi Bo Rap avresti mai pensato che sarebbe diventata un Musical?

RT Mai! I musicals sono completamente stranieri per me. E' un genere che a ma particolarmente non piace. Trovo che siano ridicoli e pensai che gli ABBA quando lo fecero volessero farci uno scherzo, misero la first line di ogni canzone nel copione creando una risata ogni volta, e' molto spassoso. Cosi abbiamo preso un piccolo spunto da questo, le nostre canzoni sono inserite in questo contesto abbastanza felicemente. Uso me stesso come un barometro cosi se rabbrividisco vuol dire che sto sbagliando e io rabbrividisco abbastanza facilmente. In questo momento non lo sono.

JB Ben Elton ha fatto un gran uso del vostro lavoro…

RT Avemmo una discussione circa le cose che dovevamo usare, fu molto una situazione “a tre vie”. Questo e' stato molto grande perchè Ben ha una mente molto fervida, e' stato un piacere lavorare con lui. Ha una mente fertilissima con non ha mai fermato in maniera scossa le nostre idee. Ha scritto una fantastica storia per la sequenza dei brani.

JB Quando lo intervistai la volta scorsa la prima cosa che mi disse fu proprio quella, la sequenza..

RT E' attualmente una storia migliore rispetto a questa (forse voleva intendere alla situazione attuale dei Queen?). Ho contato che abbiamo inserito più di 23 hits in questa scaletta. Ora vediamo se alla gente piacerà questa “Prima”…

JB Grazie.

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