E' sempre un piacere leggere dichiarazioni o interviste di persone che hanno avuto a che fare con i Queen... a maggior ragione quando una di queste persone è Peter "Ratty" Hince, prima roadie e poi capo della crew dei Queen nel corso di tutta la carriera live della band.

Peter è stato, come leggeremo di seguito, l'assistente tecnico di Freddie e di John…è colui che per oltre 700 volte ha ricevuto e passato il microfono a Freddie quando questo si sedeva al pianoforte.
Se c'è qualcuno che conosce i Queen dal vivo, questo è Ratty. Ed in occasione di un breve incontro, Andrea, all'anagrafe GSTQ, è riuscito a carpire queste interessantissime news, che QueenHeaven ed il forum vi offrono in esclusiva. Ovviamente, vi chiediamo di non pubblicare queste informazioni, senza il consenso dell'autore.

Nei giorni scorsi, recatomi a Londra per qualche giorno di vacanza, ho avuto l'occasione di fare un piacevole incontro, con una persona molto legata al mondo dei Queen e che sicuramente molti di voi conosceranno: Peter Hince, il mitico roadie che ha avuto la possibilità di lavorare al fianco dei nostri beniamini già dai primi anni della loro carriera, seguendoli praticamente fino al termine della loro attività concertistica avvenuta nel 1986.
Parlando con lui, la prima impressione che si avverte, è quella di un uomo piuttosto orgoglioso di quello che è stato il suo lavoro per più di dieci anni. Peter ricorda con piacere il periodo trascorso on the road con il gruppo, nonostante ci tenga subito a precisare come si trattasse di un lavoro durissimo, che ti concedeva poche ore di sonno e di riposo, seppur a volte molto divertente.
Il suo ruolo durante le tournee era quello di assistente personale e supervisore delle apparecchiature di palco di Freddie e John, (si vede nel dvd di wembley mentre accorda il basso di John) ma contribuiva anche al lavoro di assemblaggio del palco, arrivando nel volgere di pochi anni a ricoprire il ruolo di capo della crew, poi mantenuto fino al Magic Tour compreso. Anche nei periodi di registrazione degli album, in studio, ed in quelli delle prove in vista dei tour, Peter era sempre al lavoro al fianco dei Queen, fornendo loro l'assistenza necessaria per avanzare con i lavori.
Purtoppo a partire dall'86, Ratty ha lasciato i Queen per concentrarsi sulla propria attività di fotografo e di pubblicitario, che porta avanti tutt'ora. Tempo fa si vociferava di un suo libro fotografico che avrebbe dovuto documentare i tour dei Queen. Il libro è pronto ma aspetta di trovare un editore... non essendo un libro scandalistico, questo pare molto difficile.

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E' stato quindi chiaro fin da subito che sarei riuscito ad ottenere poco o niente riguardo l'esistenza di registrazioni inedite di studio, l'esistenza di concerti filmati per eventuali DVD, notizie su box-set ed annessi e connessi. Nonostante si senta ancora con Brian e Roger, da troppo tempo è fuori dal giro 'ufficiale', e comunque anche all'epoca non si occupava di questi aspetti. Ad ogni modo, mi è parso di capire che le registrazioni inedite, a suo dire, ci siano eccome.. e non poche, ma più di questo non sono riuscito a sapere. Tutto molto vago ed etereo..

Dalle sue parole e dalle sue espressioni, si capisce quanto fosse affezionato a Freddie, con il quale ad un certo punto nacque un vero rapporto di amicizia, cosi come con Brian e John, mentre mi è apparso assai più freddo nei confronti di Roger, con il quale non credo avesse un gran rapporto, e che ha sempre considerato una persona piuttosto arrogante.

Grande stima anche per Mary Austin, nonostante da più parti questa venga tiranneggiata..

Parlando delle persone che ruotavano attorno al gruppo, esce poi una vena polemica, ma molto polemica, nei confronti della gente del Queen office...

Con mia grande sorpresa, comincia a sparare a zero sulle persone che hanno gestito (e continuano a farlo) il nome dei Queen, giudicandole persone senza rispetto, a cominciare da Jim Beach.

Lo apostrofa abbastanza pesantemente, si scalda mentre ne parla, dà proprio l'impressione di detestarlo, anzi ad un certo punto lo dice chiaramente!!

Sostiene infatti che la prima cosa che Jim ha pensato, appena morto Freddie, sia stato come sfruttare la situazione per fare soldi, conscio del fatto che l'avvenimento ne avrebbe prodotto molti se gestito con perizia.

Sostiene che questo fosse per lui l'aspetto principale della vicenda. Sostiene inoltre che lo stesso Beach abbia imposto a Jim Hutton di versare alla Queen Production una percentuale sugli incassi del suo libro, in cambio del permesso di poterlo pubblicare. Insomma, il ritratto che ne è uscito non è dei migliori, decisamente.

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A questo punto della discussione, da grande appassionato di live, ho cercato subito di carpire qualche retroscena, qualche aneddoto interessante riguardo le tante esperienze da lui vissute on the road, anche perché certamente questo era il suo 'pane'. Un'occasione da non perdere, quindi!

Escono allora alcuni particolari interessanti: quando faccio riferimento al famoso presunto concerto che sembrava dovesse tenersi in Vaticano nell'84, sgrana gli occhi e mi guarda stranito, poi si mette a ridere.

Sostiene infatti che questa sia un'invenzione bella e buona e che di un tale concerto non si sia mai paventata nemmeno la possibilità!

Peter ama il Works tour, per lui è stato il migliore tour in assoluto....e qui sono io che lo guardo sgranando gli occhi.

Mi nomina subito il palco utilizzato per quel tour, e gli si illumina il volto.

E'chiaro che per noi fans, gli aspetti forse più importanti per valutare un tour, sono cose come il sound, la scaletta o la forma vocale di Freddie; per il sound engineer l'aspetto su cui focalizzarsi è di certo la qualità del suono, e cosi via. A tal proposito, ha assistito al tour dell'anno scorso, da esterno, è la trovato buono ma, a detta sua, i concerti dei Queen erano ben altra cosa.

Bhe, seguendo questa logica il suo punto di vista è certamente quello di una persona che ha contribuito al montaggio della scenografia, delle luci, e che ha provato una grande soddisfazione nel vedere il gruppo all'opera nella cornice che tecnici ed operai hanno creato, per cui tanto entusiasmo nei confronti di quel tour appare giustificato, al di la delle discutibili scelte musicali fatte dal gruppo in quell'occasione.

Ha ricordato con piacere i concerti italiani (e Sanremo), negando che il Magic Tour avesse saltato l'Italia a causa di come andarono le due date milanesi.

A dir la verità, neanche si ricordava che non fossero state sold-out, ed ha aggiunto che per il Magic Tour, semplicemente non trovarono un luogo adatto (o meglio, che li soddisfacesse) da poter utilizzare nel periodo che serviva a loro.

Ha continuato poi il racconto con alcuni altri dettagli in ordine sparso: a Budapest dovevano tenersi 2 spettacoli (notate quanti giorni di riposo ci sono prima e dopo quella data), ma non trovarono l'accordo per fare il secondo concerto. Il tour americano di Hot Space doveva concludersi con uno spettacolo all'aperto alle Hawaii, poi saltato. Il tour americano di The Game, doveva terminare a New York con un grande gig all'aperto, a Battersea (?), fra l'altro già pianificato, ma poi non se ne fece nulla e si optò per il solito Madison Square Garden.

L'alternativa, ma è rimasta solo sulla carta, era un grandissimo concerto all'aperto, sempre a New York, a Central Park...sarebbe sicuramente stato un momento epocale nella storia dei Queen.

Peccato non si sia concretizzato!

Il tour in Sudamerica alla fine dell'83, anch'esso annullato, doveva toccare Brasile e Uruguay, ma non l'Argentina, come tutti pensavamo. E la causa non sarebbe stata la passata guerra delle Falklands, che era terminata da poco, ma il fatto che nell'81 ebbero molto molti molti problemi con gli organizzatori, tutti bravi e disponibili a parole, ma a quanto pare piuttosto tirchi.

Non so se mi spiego.. prima di vedere i soldi (e neanche tutti..) passò un bel po' di tempo.

Dopo un paio d'ore di dialogo e simpatica compagnia, purtroppo il buon Peter è dovuto tornare ai suoi affari, il tempo è tiranno e quando ben speso vola sempre troppo volecemente... sarei rimasto 3 giorni a tempestarlo di domande.. e sicuramente, vista la sua grande gentilezza, sarebbe rimasto a rispondere.

 

Grazie Ratty!!!

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