La notizia ha scatenato un vero e proprio tam tam mediatico tra i fans dei Queen, con le inevitabili corse al primo che posta la news o alle gare di celodurismo.

Ma la notizia è destinata, ad ogni modo, a far discutere.

In una intervista rilasciata al sito HVG.hu, tra le solite info trite e ritrite, Roger Taylor ha dichiarato che lui e Brian May sono andati in studio di registrazione (a Nashville, Usa) per lavorare su un nuovo album che vedrà Adam Lambert alla voce.

Chi vi scrive, in tempi non sospetti, si era pubblicamente augurato (con la recensione del concerto di Piazzola sul Brenta che trovate QUI) che questo momento arrivasse e che questo segnasse la fine del periodo dei tour celebrativi tutti uguali che ormai si susseguono da anni.

Solo con del materiale inedito, scrivevo, il progetto Q+AL avrebbe avuto ancora senso.

Ma se nel 2008, con Rodgers la band aveva dimostrato una certa freschezza, anche compositiva (Roger principalmente, coadiuvato da Paul stesso, mentre di Brian May non si segnala un grande contributo), oggi come oggi è legittimo nutrire dubbi circa l'ispirazione dei nostri beniamini.

Brian May non tira fuori dal cilindro un brano degno del suo nome dalla troppo sconosciuta What Are We Made Of? datata 1997. I lavori con la Ellis sono colmi di cover e di inedito di valore c'è un gran poco.

Adam Lambert come songwriter non va nemmeno preso in considerazione.

Resta Roger Taylor che però ci ha abituato a brani musicalmente distanti dal sound Queen che vorremmo ritrovare nel nuovo lavoro. Ciò nonostante è quello che tra i tre si è dimostrato ancora più vivace.

Questi ingredienti saranno poi condiditi dall'infinita querelle sull'uso del nome Queen+. Non ho più voglia, sinceramente, di assistere alle solite questioni o discussioni e per adesso mi limiterò ad osservare lo sviluppo del progetto.

Ma con un augurio. Se la band è davvero decisa ad intraprendere questo percorso, lo faccia con serietà e coraggio e sostenga il proprio lavoro anche nei concerti.

Non lo scarichi dopo poco, dando la colpa ai media o alla casa discografica. E' già successo con Cosmos Rocks. Non deve ricapitare.

 


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