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24 settembre 2015
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Con mezz'ora di ritardo nel rispondere alla telefonata, Roger Taylor ci saluta e si scusa per non aver fatto onore alla puntualità inglese: "ero impegnato a pranzo con Taylor Hawkins dei Foo Fighter, un amico, quasi un fratello (come non ricordare il progetto “Taylor Storm…mai realizzato.. )“, si giustifica immediatamente.
Qualcosa da voi Hawkins deve aver imperato di sicuro..
Non lo so. Di sicuro ci ha visti suonare quando era molto giovane..e noi meno.
A 66 anni, il batterista dei Queen, in occasione del concerto a Geba (Buenos Aires) si riunirà per la terza volta al pubblico argentino. Il tema del tempo è un argomento ricorrente dell'intervista.
Quando si inizia una gara, non si può sapere quanto per quanto durerà... nel 1971 non avremmo mai potuto pensare che lo avremmo fatto ancora 40 anni dopo, così come non avremmo potuto sapere che avremmo fatto (da 18 mesi) questo fantastico tour con Adam Lambert e di vedere che la gente ha ancora voglia di ascoltare la nostra musica.
Questo ci rende molto felici e soddisfatti di quello che abbiamo fatto e che stiamo continuando a fare e ci spinge a suonare finche possiamo.
Perché dovrei…. smettere? Un pittore non smette di dipingere quando invecchia, perché dovrebbe farlo un musicista? chiede Taylor?
Il fatto, in ogni caso, è che May e Roger stanno continuando una storia iniziata quando loro, e successivamente Freddie Mercury e John Deacon, formarono quella che sarebbe diventata una delle più grandi band della storia del rock.
E dopo aver condiviso un’esperienza con Paul Rodgers, il duo ha deciso che l’ex concorrente di American Idol, Adam Lambert sarebbe stato il candidato ideale per continuare la storia.
Esisteno dei punti in comune tra Adam e Freddie?
Sicuramente ci sono. Adam ha un grande senso dell’umorismo e non si prende troppo sul serio, tranne quando fa musica. Come Freddie.
Inoltre è uno dei migliori cantanti che abbia mai sentito, esegue molto bene le nostre canzoni e inoltre siamo diventati molto amici. Ha portato una ventata di gioventù in me e Brian.
Considerando la teatralità e l'istrionicità di Lambert, non temete che possa diventare un clone di Freddie Mercury?
No, perché Adam non ha mai cercato di impersonare Freddie; ha un proprio stile. E' qualcosa che abbiamo notato sin dall'inizio della nostra collaborazione, nel 2009. E da allora, va sempre meglio.
Venti giorni fa, Freddie Mercury avrebbe compiuto 69 anni e tante persone sulla rete e ovunque lo hanno ricordato. Che effetto ti fa questa devozione, a quasi 25 dalla sua morte?
È incredibile. In un certo senso, quando qualcuno muore prematuramente, il pubblico conserva per sè la sua immagine nella sua giovinezza.
Da parte mia, sono sicuro che non avrebbe mai voluto arrivare a 69 anni. Freddie lo avrebbe odiato.
E tu?
A volte devo ricordare la mia età, perché non riesco a crederci (di avere gli anni che ha NDT). Sto benissimo.
Hai nostalgia dei momenti di quando eri in cima al mondo?
No. ogni cosa ha un suo ciclo. Non so chi oggi potrebbe essere in cima al mondo. Forse i Foo Fighters. Non lo so. Sono amici miei e vedo in loro lo stesso atteggiamento che avevamo avuto noi. Non credo che le cose siano cambiate molto, al di là di qualche nuovo stile musicali. Ma la buona musica avrà sempre il suo posto.
Hai dovuto pagare un prezzo elevato per ottenere quel posto in cima al mondo?
A quel tempo era difficile condurre una vita normale. Quello che era duro era stare lontano da casa, dalle persone che ami e che ti amano.
Allo stesso tempo, tutti pensano che sia qualcosa di meraviglioso ma che potrebbe ad un certo punto darti alla testa. Oggi siamo più maturi e con i piedi bene ancorati al suolo, ma ovviamente all’epoca c'era un prezzo da pagare. C'era un prezzo ... eravamo più giovani. Freddie aveva una vita sociale molto intensa. In ogni caso, la vita è stata davvero generosa con noi. Non possiamo lamentarci.
Qual è stata la formula che vi ha permesso di stare insieme così tanto tempo?
Eravamo un vero gruppo. Questo ci ha aiutato molto, soprattutto nei momenti difficili. Quando Freddie stava morendo, ci isolammo dal mondo e ci unimmo ancora di più. Riguardando a quei tempi, penso che abbiamo avuto una carriera fantastica.
Come si può definire Brian May: un amico, un fratello, un collega?
Tutto questo. Siamo come fratelli. A volte penso che sia un pazzo, ma alla fine siamo come fratelli di madri diverse.
E' cambiato per voi il senso di fare musica?
No, Sono molto orgoglioso della nostra storia e del nostro viaggio musicale. Sono orgoglioso delle canzoni che abbiamo fatto e del fatto che dopo tanti anni la gente la ricorda ancora e di fare qualcosa di nuovo e di stare con mio fratello (Brian NDT) ancora sul palco.
Hai parlato di "nuove canzoni”. Pensi che ci siano già abbastanza canzoni nel repertorio dei Queen o da solista?
Questo è un buon argomento, perché non è facile capito quando il troppo stroppia. Ad un certo punto, con Brian mi piacerebbe scrivere canzoni per Adam, ma dubito che in futuro ci sarà musica nuova per i Queen. Abbiamo già fatto molto in passato.
L’Argentina ha un significato speciale..
“L’Argentina ha un significato speciale per noi. Non dimenticheremo mai la nostra prima visita nel 1981. Per noi fu un tour "al buio".. non sapevamo cosa aspettarci, era qualcosa di nuovo.. c’è stato un pubblico favoloso che conosceva i testi delle nostre canzoni in un paese dove la lingua era così diversa. E’ stato davvero fantastico”.
Una delle immagini di quel tour, con la band scortata dalla polizia armata sui mezzi corazzati nell’uscire dallo stadio del Velez, ha fatto bella mostra di sé al Dominion Theatre dove è andato in scena il musical We Will Rock You.
“La situazione politica in quel momento era molto particolare e credo che anche allora molte poche Band in Europa capirono la portata del nostro tour. E la risposta fu straordinaria. Sono bei ricordi. Ed il calore del pubblico, che la seconda visita nel 2008 (QUI qualche articolo dell’epoca) non fece altro che confermare.