"Come batterista, Roger Taylor lascia intuire che i Queen possano riunirsi per le Olimpiadi, e ci spiega pechè difende con tanto accanimento il lascito del gruppo".
Se le cose fossero andate diversamente, Roger Taylor sarebbe potuto essere un facoltoso dentista del Surrey con un perfetto udito. Invece, è una facoltosa rock-star del Surrey con un udito imperfetto.
Quattro decenni di inni cantati a squarciagola come membro dei Queen hanno lasciato il loro segno.
“E' successo ad un sacco di miei contemporanei, soprattutto batteristi come me” spiega “ sono un po' sordo ora. Senza i miei apparecchi acustici perdo una gran parte del suono periferico. Ho anche avuto gli acufeni per un pò”.
La prova di quanto lungo ha picchiato sulla batteria (sui rullanti quanto sull'udito) è fornita in “40 years with Queen”, un nuovo libro sontuosamente illustrato, pieno di fotografie, memorabilia, posters, biglietti di concerti,e scarabocchi di testi di canzoni.
Vinse una borsa di studio per il coro per la Truro Cathedreal School (la sua voce adulta raggiunge le 3 ottave e mezza), poi si è assicurato un posto gratuito alla scuola pubblica, la Truro School, dopo la quale ha iniziato odontaiatria alla Hospital Medical School di Londra.
“Mi era stata inculcata l'idea di avere una qualifica appropriata” ricorda “mio padre svolgeva un lavoro fisso per il POTATO MARKETING BOARD, e la mia famiglia dava molta importanza all'università. L'unica ragione per la quale ho scelto odontoiatria è stata perchè il mio insegnante di biologia mi disse che era ben pagato”.
Non cosi ben pagata come la carriera che ha scelto. Guardandolo sfogliare il libro, viene da chiedersi come si sente guardando il suo passato trasformato in una sorta di testo stabilito.
“Varie sensazioni” sospira “ c'è un senso di malinconia correlato alle immagini di te in un'era diversa, soprattutto quando vedi una foto.... wow...” si interrompe, fissando una fotografia che cattura la fine di un'altra epica stravaganza dei Queen, con Freddie Mercury a torso nudo, legioni di fan che scuotono le braccia,e una nuvola formato industriale di ghiaccio secco.
“Deve essere Buenos Aires” borbotta “ Oh, qui eravamo in America; questa è la foto che ci scattato Andy Warhol. Ancora adesso, ci sono ancora alcune foto che non avevo mai visto prima"; Brian (May, chitarrista dei Queen) è un accumulatore- ha raccolto questa roba per anni.
Rimane positivo riguardo l'intera esperienza Queen, ed è orgoglioso che la band (incluso il bassista John Deacon) non abbia mai attraversato quei litigi auto-distruttivi che hanno fatto fuori cosi tanti rivali. “La cosa che ci ha tenuti insieme è stata che tutti avevamo un lavoro da fare e ci sentivamo parte di un processo creativo". So che i batteristi tendono ad essere il bersaglio di centinaia di barzellette, di solito da parte dei malinformati e dei privi di talento, ma io ho sempre sentito di avere un ruolo importante.
"Per me il batterista dirige tutto , è il conducente. Il ruolo di Freddie era di provvedere al fuori dal comune, essere il front man, far arrivare la musica. Non c'era ragione di avercela con lui: non avrei mai potuto fare quello che faceva lui.
Aveva questo zelo, questa passione, questa energia. Non solo ha modellato la sua voce, ma l'ha anche trasmessa brillantemente.”
Non c'è comunque da minimizzare il contributo vocale e il talento nello scrivere canzoni degli altri membri, che ha dato al loro lavoro quel suono cosi unico.
“E' stata fortuna” dice Taylor “ avevamo questa insolita miscela di voci, e ci abbiamo lavorato. Questo voleva dire lunghe e noiose ore nello studio, registrando parti vocali ancora e ancora. Eravamo molto minuziosi e tecnically minded, e particolarmente cosciente, i primi tempo, di quanto a lungo ci sarebbe voluto, perchè lo studio costava circa 30 sterline all'ora, ed era una fortuna a quei tempi”.
C'erano, ovviamente, molti momenti di divertimento; una volta la band ha assunto a tempo pieno qualcuno che organizzasse le loro feste.
“Avevamo un uomo il cui lavoro era trovare gente fuori dal comune“ ricorda Taylor “in America assunse un tizio il cui compito era di stare sdraiato a terra, coperto di grandi, grosse e fredde fette di carne che gli Americani adorano. Sarebbe dovuto restare interamente coperto di carne, poi si sarebbe dovuto scuotere facendo muovere la carne. L'idea era di spaventare la gente, e credo che per 25 $ fu ben pagato!”
Ma nonostante questi “momenti di eccessiva indulgenza”, non è diventato parte della lunga lista di vittime del rock.
“E' un cammino pericoloso, non ci sono dubbi, e un bel po' di persone cadono fuori dal percorso. Ma ho sempre avuto un radicato senso di sopravvivenza. Ricordo di aver spesso pensato “Adesso è abbastanza”.
“Cosi come per la presunzione, se hai buonsenso, sai che tutta l'attenzione che ricevi non tanto dovuta da te, quanto dalla posizione che occupi. Fondamentalmente sei circondato di persone il cui sostentamento dipende da te che ti esibisci bene”.
Certamente ripensando a tutte quelle luci abbaglianti, limousines, scorte e folle adoranti gli mancherà quell'attenzione.
“Sono veramente fortunato, in questo me la cavo ancora” sorride “ abbiamo cominciato a esibirci come Queen + Paul Rodgers (cantante dei Free e dei Bad Company) e 3 anni fa ci siamo esibiti a Karkov, in Ucraina, davanti a 350.000 persone in Freedom Square. Credo sia stato il più grande pubblico mai avuto.”
Ecco un altra foto di una piazza gremita, con fuochi d'artificio che splendono.
E ne avrà ancora: la scorsa settimana Taylor ha dichiarato a Rolling Stone Magazine che terrà delle audizioni per selezionare i musicisti per una nuova tribute band da mandare in tour. Ha anche accennato la possibilità che i rimanenti membri dei Queen si riuniscano per un concerto alle Olimpiadi di Londra.
Tra tutti questi eventi, Taylor passa del tempo el suo studio casalingo, lavorando a canzoni, ad un, ammette allegramente, un ritmo più lento che in passato.
Il suo attaccamento al lascito della band è più feroce che mai: ha vietato che “40 years of Queen” venisse pubblicato o venduto da alcuna pubblicazione posseduta dalla News International.
Questo deriva dalle invadenti foto scattate del The Sun nel 1991, che mostrano un Freddie Mercury devastato dall'AIDS e al termine della sua vita. L'indignazione brucia ancora negli occhi di Taylor.
Passando ad un aspetto più leggero, ha 5 figli tra gli 11 e 31 anni, dei quali il maggiore è un dottore e il figlio di mezzo, Rufus Tiger, è un batterista. Sono il prodotto di due diverse relazioni di lunga data, la prima delle quali è finita, anziché cominciare, col matrimonio con Dominique Beyrand (secondo quanto viene riportato, per proteggere il diritto di paternità sui bambini nati durante i 7 anni insieme). Un mese dopo andò a vivere con Debbie Lang.
L'anno scorso si è nuovamente sposato con sua sua fidanzata Sarina Potgieter.
Tuttavia, mentre è felice di parlare della sua carriera, è meno felice di parlare di affari matrimoniali. Ad essere onesti, Taylor non ha mai mescolato lavoro e vita familiare.
“Quando i bambini erano piccoli , non li portavo spesso in tour, perchè non era un luogo adatto. Ma quando Rufus è diventato abbastanza grande, l'ho portato al Reading Festival, a vedere i miei amici Foo Fighters e Muse, e questo l'ha molto ispirato. Devo ammettere che è un fantastico batterista. Gli hoi insegnato qualcosa, ma ha fatto il resto tutto da solo. Ha suonato in concerto con me e Brian e ora è in tour con We will rock you (il musical).
Per quanto riguarda le sue ambizioni , non sono rimaste molte montagne che vuole scalare, a parte un vago desiderio di dissipare l'idea, diffusa via stampa e online, che ha un doppio cognome".
“Non c'è il trattino in Meddows Taylor” insiste “la particella Meddows è solo un secondo nome di famiglia che condivido con mia sorella. Non c'è molto che io possa fare al riguardo e, dopotutto, fare una tragedia per un trattino è un obiettivo inutile, no?”
Non c'è una parte di lui che vorrebbe aver portato avanti gli studi alla scuola di medicina?
“Assolutamente no!” ride “essere un dentista sarebbe stato un inferno. Fare quello che ho fatto è stato un privilegio”.
>
Articolo speciale per i 50 anni di regno
Neal Preston ha seguito i Queen in tour per dieci anni. Questo il frutto del suo lavoro
Molti sono i libri sui Queen e Freddie Mercury. Ecco da dove iniziare
Queen Mania Cofanetto tedesco del 1989
Queen on Air. BBC Sessions, live ed interviste. Ecco quali!
la recensione del box che contiene la riproduzione di tutti i singoli pubblicati da solista da Freddie Mercury
Le lyrics del nuovo inedito dei Queen
i testi delle canzoni dell'ultimo album di Roger Taylor
la storia di uno dei più grandi concerti dei Queen. Reso famoso dalla grande affluenza di pubblico e dalle risse tra l'audience.
Il libro I Want It All tra i tanti argomenti trattati
Forbes intervista il celebre fotografo
Brian May, eletto dai lettori di Total Guitar come il chitarrista rock migliore di tutti i tempi, rilascia al redattore di TG Chris Bird ...