Nel novembre del 1991 la tragica scomparsa di Freddie Mercury non ha segnato la fine dei Queen. Quattro anni dopo, il bassista John Deacon, il chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor pubblicarono le ultime registrazioni incise da Mercury. Con oltre 20 milioni di copie vendite in tutto il mondo, quell'atto finale - Made in Heaven - divenne il disco in studio dei Queen più venduto. Chiaramente, i Queen erano troppo immensi per morire.

Nel 1992, in occasione del Freddie Mercury Tribute Concert, i Queen si unirono a vari artisti per eseguire i più grandi successi della band e per omaggiare il cantante scomparso. Tra i vari musicisti che gli affiancarono in quell'occasione vi fu anche George Michael che offrì una versione dal vivo di Somebody To Love divenuta poi una hit di successo. Questa collaborazione e altre iniziative, tra cui duetti e vari cd hanno mantenuto vivo per anni il nome della band.

Poi nel 2004, in occasione dell'ingresso del gruppo nella Music Hall Of Fame nacque una collaborazione con Paul Rodgers, ex leader dei Free e Bad Company. Assieme suonarono il vecchio successo dei Free 'All Right Now' e i classici dei Queen 'We Will Rock You' e 'We Are The Champions'. Dopo pochi mesi da quella premiazione, il trio - chiamato Queen + Paul Rodgers - poté essere ammirato da oltre un milione di fans in tutto il mondo grazie a un tour partito nel 2005 e terminato l'anno successivo.

Alcuni giorni dopo la loro apparizione allo show televisivo di Al Murray 'Happy Hour', May, Taylor e Rodgers hanno concesso a 'Classic Rock' l'intervista esclusiva che segue e nella quale spiegano come, dopo il successo del precedente tour, abbiano deciso di essere pronti a tornare in studio per registrare materiale nuovo sotto il nome Queen e tornare a suonare dal vivo a partire dal prossimo settembre.

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Voi tre messi insieme avete realizzato oltre 50 dischi e venduto in tutto il mondo non meno di 300 milioni di copie, ma questo nuovo disco in uscita è; sicuramente quello più; sotto esame.

Roger Taylor (RT): Io lo spero; le cose brutte sulle terra dovrebbero essere gettate via. Secondo me, è davvero importante per noi dimostrare che siamo un'entità; creativa. Siamo una band in attività; che ha qualcosa di nuovo da offrire e non solo i vecchi successi.

Brian May (BM): Il grado di attesa che aleggia attorno a questo disco mi va bene. Fa parte della vita. Siamo sicuri che mettere davanti alla gente quello che abbiamo fatto sia una cosa buona.

 

Roger, tu sembri quello più grave; propenso a queste nuovo corso.

 

RT: Si, Brian dei due Brian è; sempre stato quello più riluttante, tuttavia quando abbiamo ricominciato lui ha finito per amare questa nuova fase. Con la sua astronomia e le altre attività grave; che porta avanti, lui ha avuto sempre una vita piuttosto piena, mentre per me qualsiasi cosa è grave; secondaria rispetto alla musica.

BM: Roger è stato sicuramente la forza motrice che ha permesso che questo accadesse. Lui voleva che tornassimo a suonare. Dal canto mio sapevo che Freddie non poteva essere sostituito, così in cuor mio avevo dato l'addio al nostro lavoro. ma sia professionalmente che umanamente ho sempre nutrito la speranza che qualcosa potesse accadere.

Come avete scritto le nuove canzoni?


RT: Uno di noi arrivava in studio con una canzone e noi registravamo. Paul ha un metodo di lavoro totalmente differente dal nostro. Io e Brian impieghiamo un sacco di tempo a fare le cose come vogliamo. Non credo abbiamo mai incontrato due individualità come noi. Gli abbiamo insegnato come cantare le armonie vocali, perchè non l'aveva mai fatto prima, mentre noi abbiamo imparato dalla sua spontaneità.

Quando ascolteremo queste nuove canzoni alla radio suoneranno nel tipico stile Queen?


RT: Si decisamente. Ovviamente non si può parlare dei Queen senza Freddie Mercury, ma questo è chiaro per tutti. Tornare a fare musica senza Freddie è stato complicato...ma Paul ci ha dato un meraviglioso contributo.

BM: Si, è stato più complicato di quanto possa apparire, ma ci ha dato anche tanta gioia. Abbiamo ragionato molto attorno alla musica, una rarità coi tempi che corrono, fatti di calcoli e mosse pre-ordinate a tavolino.

Paul Rodgers (PR): Creare le loro tipiche armonie è stata un'esperienza incredibile, ma talvolta ho sentito il bisogno di imbracciare una chitarra acustica per il puro gusto di suonare, quindi ci sono anche molti momenti di incantevole intimità.

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Volete darci un'anticipazione sul titolo dell'album?
BM: Il nostro titolo di lavoro è stato 'The Cosmos Rocks'. Questo perchè; si tratta di un disco divertente, quindi alla fine sarà questo anche il titolo definitivo.

'C-elebrity', il brano che avete suonato in anteprima allo show di Al Murray è un atto d'accusa contro programmi come 'Grande Fratello' e 'Pop Idol'?

RT: Ha a che fare col fenomeno della cultura della celebrità della disperazione di chi vuole a tutti i costi contare qualcosa. L'idea che diventando famosi si diventerà automaticamente anche ricchi è da ingenui. Mi secca il fatto che in giro ci sia tanta inutile gente famosa.

Su Al Murray piovono spesso delle critiche, viene etichettato come gran bevitore e addirittura con un'indole xenofoba.

 

RT: No, Al nella vita privata non è nulla di tutto questo.

PR: Non mi va di macchiare la reputazione di Al, ma lui si è laureato a Oxford e attualmente lavora per i bambini della Cambogia. una persona davvero dolce.

Potete parlarci di altre canzoni nuove?

BM: Non vorrei dire quale, ma ci siamo divertiti a inserire una cover di una brano del 1950. Poi ce ne sarà una intitolata 'Whola House Rocking', che sarà semplice e allegra. Paul ha dato il suo contributo scrivendo dei pezzi che il nostro pubblico potrà comparare con il nostro periodo 'Sheer Heart Attack', tra cui spicca una piccola, grande canzoncina intitolata 'Call Me'. Non dico che sia come 'Killer Queen', ma è dotata della stessa leggerezza. Poi c'è un'altra canzone intitolata 'We Believe' e questa è bella tosta.

RT: Abbiamo anche re-inciso 'Say It's Not True' che abbiamo offerto in download per contribuire alla causa di Nelson Mandela. Rispetto all'originale, ognuno di noi canta una strofa, per poi concludere il pezzo con una parte molto rock. Infatti, penso si possa dire che questo album sarà tra i più duri della nostra carriera, anche se ci saranno alcuni bellissimi momenti blues.

Nella tradizione segnata nel 1975 con 'I'm Love With My Car', ci sarà una canzone cantata solo da Roger?

RT: Lo abbiamo fatto si. Sia io che Brian abbiamo cantato nel disco, ma il grosso del lavoro in questo senso è affidato a Paul.

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Il disco dove è stato registrato?

 

RT: Nei miei studi privati, da qualche parte nel profondo del Surray. Tutto quello che sentirete è stato suonato dal vivo, secondo lo stile di un tempo.

Vi sentite pronti ad affrontare anche le eventuali critiche?

 

RT: Sappiamo che molta gente dirà: 'Oh, ma non c'è Freddie...'. Ovviamente lui non c'è teste di cazzo. Se la gente vuol sapere perché abbiamo deciso di fare questo disco, la ragione è semplice: siamo ancora vivi! è molto semplice direi.

 

Se a qualcuno non dovesse piacere, basta non comprare il disco o non venire ai nostri concerti.

I Queen si sono trovati nella medesima condizione dei Led Zeppelin. Alcuni hanno gridato alla blasfemia, ma questo non è bastavo a fermarvi.

 

BM: In effetti c'è del parallelismo con gli Zeppelin, e so che siamo stati dilaniato dal medesimo dilemma. Alla fine quello che devi fare e basarti sull'istinto e la logica e su quello che provi rispetto al tuo lavoro.

 

PR: Al pari di molti altri ero diffidente rispetto all'idea di chiamare il gruppo col nome Queen. All'inizio volevamo chiamarci solo May-Taylor-Rodgers, un po' come Crosby-Still-Nash. Ma la carica che ci ha dato suonare assieme ci ha spinti che mantenere il nome Queen fosse la cosa giusta.

RT: Questa mania di essere dei puristi per certe cose la trovo stupida.

Gli Zeppelin hanno fatto la cosa giusta tornando a suonare alla 02 Arena. Io c'ero e sono stati grandi. Okay, un membro amatissimo del nostro gruppo non c'è più, ma cosa possiamo farci? Dobbiamo morire tutti quanti? No, la vita va avanti.

 
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Paul, i 'Bad Company' nel tornare assieme senza di te hanno provato il medesimo imbarazzo vissuto dai Queen...

PR (un po' innervosito): Vedi, legalmente loro non possono essere i Bad Company, infatti Mick Ralphs e soci hanno deciso di chiamarsi X-Com, ma di questa storia non voglio parlare.

 

Confesso che anch'io, finché non vi ho ascoltati al concerto di Hyde Park del 2005, ero contrario all'idea di tornare sulle scene col nome Queen.

 

RT: Finché il tour non è partito non sapevamo se stavamo facendo la cosa giusta. Ma poi le cose sono andate sempre meglio e dopo aver concluso la parte americana del tour abbiamo capito che ne era valsa la pena.

 

BM: Hyde Park è stato un giorno fantastico, benché sia arrivato in concomitanza con gli attentati terroristici alla metropolitana di Londra.

 

Paul, è stato complicato cantare Bohemien Rhapsody, una canzone così importante?


PR: Brian ha avuto l'idea di trasformare il momento in un tributo a Freddie, con la band che suona di fronte alle sue immagini che scorrono sul video. Poi alla fine arrivo io per creare una sorta di semi-duetto con Freddie, una cosa davvero bella.

 

Il grande responso di pubblico ottenuto nel tour del 2005 è stato determinante per la scelta di pubblicare un disco di inediti?


BM: In parte si. A un certo punto mi sono reso conto che le sensazioni erano le stesse del passato. Una cosa estasiante.

 

Avete contattato John Deacon per chiedergli di far parte del progetto?

 

RT: John è il benvenuto, ma se provi a chiamarlo non risponde. Nessuno sa di preciso dove sia o cosa faccia. Non ama molto le persone. L'ultima volta che abbiamo avuto un contatto è stato all'epoca del lancio del musicali 'We Will Rock You', nel quale ci face sapere di approvare tutte le nostre decisioni.

 

Quindi nessuno di voi ha più sentito John Deacon dal 2002?

 

RT: John ha deciso di fare il recluso e se questo è ciò che vuole chi siamo noi per obbligarlo a cambiare idea?

 

BM: HE ACCEPTS THE ODDS CHEQUE NOW AND AGAIN, ma noi rispettiamo la sua decisione.

 

Il nuovo album quando dovrebbe essere pubblicato?

BM: Per Settembre.

Brian, sul tuo sito ti sei scusato perché il tour non riuscirà ad andare porta a porta.

BM (ride): Molti non capisco che purtroppo non possiamo suonare ovunque vorremmo. E, ovviamente, i fans possono anche spostarsi. Noi abbiamo fatto la nostra parte.

La domanda da un milione di dollari è: piacerebbe a Freddie cosa state facendo ora?

RT: Il suo stile era molto diverso da quello di Paul, tuttavia per Freddie era un idolo. Freddie amerebbe ciò che stiamo facendo ora.

 

PR: Freddie ci guarda da lassù con approvazione. La bellissima macchina organizzativa dei Queen è pronta a ripartire. Tutto ciò di cui avevano bisogno era un cantante e per mia fortuna quello sono io.

 

BM: Mi sento vicino al modo di pensare di Freddie. Quando era vivo capitava che venisse da me a dirmi: 'Per l'amor di dio, Brian stai cercando di farmi cantare come Paul Rodgers?'. In studio poi noi stessi ci siamo domandati più volte: 'Come la farebbe questa cosa Freddie?' Nonostante siano così diversi, hanno una cosa in comune. Paul non lo dà a vedere ma è felice di essere in un 'animale' dello showbiz. Viene da Middlesbrough, ma lo vedremo trasformarsi in un leopardo al momento opportuno!

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