In occasione della tappa austriaca del Born Free Tour, Brian May ha rilasciato un'intervista al magazine Krone nel quale, oltre a raccontare della collaborazione con Kerry Ellis, ha rivelato i prossimi progetti a nome Queen. Ecco le sue dichiarazioni.

Krone: Brian, in tour da diverse settimane con Kerry Ellis per il "Born Free" tour. Quali sono state le prime reazioni?

Brian May: Semplicemente meraviglioso. Fino ad ora i riscontri sono stato positivi. Abbiamo creato uno splendido contatto con il pubblico e ci divertiamo sul palco. Si sta svolgendo tutto in modo assai semplice ed è una sorta di ritorno alle origini per me. Lo spettacolo non ha nulla a che fare con un treno espresso o un bulldozer, come potevano essere i concerti dei Queen.

K: Con Kerry, hai già fatto nel 2011 l'Anthems Tour, ma questo è molto più intimo. Perché?

BM: Al momento ci sono molte ragioni, ma la prima e più importante è che ci piace la flessibilità. Siamo stati in Sud Africa e abbiamo aiutato la "Born Free Foundation" e la Fondatrice Virginia McKenna nel suo lavoro a favore dei leoni. Alla fine, abbiamo fatto alcuni concerti davvero intimi nella giungla. Mi sentivo così bene che abbiamo deciso di riportare quella sensazione in giro per l'Europa. Questa è l'origine del tour. Non ci sono parti monumentali, si sente solo una voce e una chitarra e una piccola tastiera. Kerry ha una voce straordinaria. Suono la chitarra in modo molto contenuto, ma questo è esattamente il modo in cui ho imparato lo strumento. Suonare la chitarra è scoprire la verità interiore di una canzone per me.

K: Quindi questo passaggio dal pomposo show dei Queen alla quiete del Born Free Tour è nato naturalmente?

BM: Sì, è stata una decisione consapevole, ma voglio anche fare ancora altri tipi di spettacoli. Mi piacciono le cose in grande e con un sacco di rumore (ride). Ma questi spettacoli sono pieni di forza tranquilla e abbiamo notato che il pubblico è molto sensibile e interagisce con noi. Ci sono anche momenti con le chitarre elettriche, dove c'è più rumore (ride). Ma in linea di principio il suono è molto semplice.

K: Come contribuisce il palco alla creazione di questo clima?

BM: E' tutto molto intimo. L'album di accompagnamento si chiama "Acoustic By Candlelight" e abbiamo davvero un sacco di candele attorno a noi. Ci sono anche i video che vengono proiettati per ogni canzone. La musica è già molto intima in questa veste acustica, ma molte canzoni sono anche relative agli animali selvatici, che poi è il tema di base dello show.

K: Il mio primo pensiero assistendo a questi show è stato: Brian May con l'età si è calmato!

BM: (ride) Forse è proprio vero. Dal'altra parte, sono diventato un guerriero. Sono fondamentalmente una persona tranquilla, ma da quando mi sono impegnato per i diritti degli animali, faccio la guerra ogni giorno. Sto combattendo contro le persone che praticano la caccia e uccidono gli animali. Rispetto a questo, si verifica esattamente l'opposto dell'essere tranquillo.

 
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K: quali sono le opportunità che hai come artista, impegnandoti per gli animali?

BM: La maggior parte della mia vita l'ho trascorsa cercando di cambiare il mondo con la musica. Ma quando si invecchia si nota che non è sufficiente. La musica è grande e ha una forza unificante per le persone. Nei miei spettacoli non predico, perché il mio pubblico è molto sensibile e capisce che le persone dovrebbero vivere insieme con le altre creature. Ma le persone che non capiscono questo concetto è necessario radunarle al di fuori della musica. Ho passato un sacco di tempo nella camera del Parlamento britannico a presentare i miei collaboratori che sono molto attivi nei media. Abbiamo anche una "Rescue Wildlife Service." La musica è solo una parte di me, ma non tutta.

K: Hai mai pensato di operare in questo senso e diventare un politico?

BM: Non credo che potrei farlo, perché si devono fare così tante eccezioni. Più mi avvicino alla politica, più ne resto deluso. Le persone sono principalmente focalizzate sulla carriera, sul potere e il denaro. Non potrei farlo in quel modo.

K: Tornando a Kerry. Tu sei un suo buon amico da molti anni. Come si è sviluppato il vostro rapporto?

BM: E'stato un "incidente" molto felice. E' venuta a un provino all'inizio del nostro spettacolo, "We Will Rock You", e con la sua voce straordinaria è stata presa subito. Avevo già avuto buone sensazioni su di lei, perché l'avevo vista in "My Fair Lady" e ho capito subito che si trattava di qualcosa di straordinario. La sua voce è stata indimenticabile per me. Sono una persona molto felice, alla fine ho lavorato tanti anni con Freddie. A quel tempo avevo le canzoni nella mia testa e le interpretazioni le associavo a lui. L'avevo davvero perso. Con Kerry questo meccanismo si è sviluppato in un modo diverso, che mi ha ispirato direttamente

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K: Ti è difficile, talmente sono grandi i Queen, eseguire un classico senza Freddie?

BM: Non direttamente. Naturalmente lui mi manca nella mia vita, ma se riesco ad interpretare le canzoni scritte da lui, mi dà molta gioia. So che avrebbe approvato. Voleva che le sue canzoni continuassero a vivere. Le canzoni non sono scritte nella pietra, possono essere interpretate in modo diverso, come faccio con Kerry. Mi sento soddisfatto quando penso che lui ha avuto una vita talmente grande e ha lasciato una storia meravigliosa. Sono molto orgoglioso di quello che abbiamo realizzato insieme.

K: Quanta anima dei Queen è ancora nel tuo cuore?
BM: E' ancora tutto lì. (Ride) La motivazione che avevo all'inizio dei Queen c'è ancora e io sono ancora la stessa persona con le stesse possibilità e gli stessi sogni. Ci sono stati naturalmente momenti in cui questi sentimenti sono stati interrotti. Ho dovuto passare attraverso un momento difficile, quando abbiamo perso Freddie. Circa nello stesso periodo ho perso mio padre e il mio primo matrimonio.

K: La musica ti ha poi sollevato da questo periodo nero?
BM: La musica è una meravigliosa guaritrice. Ma a volte è necessario un aiuto esterno quando si è veramente a terra. Anche se la musica può essere meravigliosa, ma è ancora più importante alzare la mano e chiedere aiuto. Questa è una delle lezioni più importanti che ho imparato nella mia vita, non si possono sempre risolvere i problemi da soli.

K: Come ti senti oggi a proposito del fatto che quasi nessuna band ha avuto tanti grandi successi come i Queen?
BM: E' una follia. A volte mi sveglio e continuo a pensare che sto sognando. Abbiamo avuto grandi ambizioni e speranze, quando eravamo giovani ed è incredibile che siamo stati in grado di soddisfare tanti sogni. Sono davvero molto felice.

K: Pensi che le fasce più giovani oggi possono avere un successo simile al vostro?
BM: Le cose sono cambiate radicalmente ed è diventato molto difficile per una giovane band guadagnare soldi. Tutti si aspettano di avere la musica gratis. Questo è il problema fondamentale, ma in linea di massima è sufficiente andare fuori a suonare, sviluppare se stessi come artista. Ma io credo che esistano ancora le possibilità. Basta citare i Muse o i Foo Fighters come esempio.

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K: Avete in programma nuovi spettacoli o progetti con i Queen?
BM: L'unica cosa abbastanza matura al momento è sullo schermo, per alcuni spettacoli televisivi. Uno a Las Vegas e uno a Londra. Ci piace l'idea di rivisitare e riprodurre i brani dei Queen con diversi altri artisti. Ci auguriamo anche che Adam Lambert tornai a bordo, abbiamo lavorato molto bene con lui. E poi stiamo parlando da secoli del film su Freddie. Ci sono stati così tanti problemi, il che può essere un vantaggio, ma solo perché si è prudenti in questo. E che siamo molto attenti, abbiamo una grande responsabilità perché dobbiamo riuscire a ritrarre Freddie in modo davvero onesto.

K: Scrivi ancora anche nuove canzoni dei Queen?
BM: Difficile da dire. I Queen che fanno musica senza Freddie sarebbe strano. Non sono sicuro che questo sarebbe un vero album dei Queen. Ho scritto una canzone per Freddie, ma questo è tutto. Tendiamo a lavorare sul materiale che non è stato ancora pubblicato. In ogni momento si può ritrovare un pezzo del passato e provare a montarlo. Abbiamo anche trovato un paio di canzoni in cui Freddie e Michael Jackson cantano insieme. Ho anche scritto del nuovo materiale, ma ho sempre pensato a Kerry, perché lei è la mia ispirazione per la nuova musica.

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K: hai già scritto alcune canzoni con lei, la nuova "The Kissing Me Song". Nei vostri spettacoli del Born Free Tour sono state inserite anche queste canzoni tra i classici Queen e tante canzoni Beatles o Kansas. Le adatterete alla veste acustica?
BM: Fino ad ora non è successo. (Ride) Lo spettacolo è molto teatrale e drammatico, e alla fine la gente sarà sorpresa, perché diventa improvvisamente molto forte e elettrico. E' tutto divertimento.

K: Vuoi registrare anche un nuovo album in studio con Kerry?
BM: Sì, abbiamo già fatto metà album.

K: Cosa c'è di vero nei roumours che dicono che stai progettando qualcosa con il rapper Psy?
BM: Lo abbiamo incontrato e ha intenzione di remixare una canzone con noi. Abbiamo discusso vagamente sull'idea che forse in futuro qualcosa insieme potremmo anche farla. Non abbiamo nessuna fretta, ma ci teniamo in contatto.

K: Si può dire di che canzone si tratta?
BM: Non so se posso farlo. E' divertente, perché ho ricevuto così tante diverse reazioni. Molti hanno detto: "Che splendida idea, un pensiero originale." Altri invece hanno commentato "Oh mio Dio, come hai potuto fare una cosa simile?". Ma per me, la musica è solo musica. Se trovo qualcosa di originale non mi interessa da dove viene.

K: Bisognerebbe sempre essere aperti a nuove idee.
BM: Assolutamente, questo è anche il motivo per cui la collaborazione con Kerry funziona così bene. Lei viene da un'altra gamma musicale e le nostre radici variano notevolmente, ma è interessante poter esplorare questi territori diversi.

K: Brian May ha mai avuto finora il desiderio di andare in pensione?
BM: Assolutamente no!

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