Rock Express - 1986
Traduzione di Ramona di Grazia - articolo originale tratto dal magazine "Rock Express" per gentile concessione di Ferdinando Frega - www.queenmuseum.com
sullo stesso argomento (e dallo stesso periodo): Intervista a John Deacon 1985
Da 15 anni John Deacon è parte integrante dei Queen. C’è una teoria secondo la quale i bassisti, gli uomini quieti del Rock, sono le fondamenta di ogni grande band – Deacon sicuramente conferma questa teoria. Il suo inimitabile stile al basso unito a quello del batterista Roger Taylor fornisce alla band una sezione di ritmo hard rock. Allo stesso modo, nei vari anni Deacon ha contribuito fornendo una serie di canzoni classiche al canone Queen comprese Another One Bites The Dust, You’re My Best Friend e I Want To Braek Free.
I Queen celebrano il loro 15esimo anniversario in uno stile opportunamente spumeggiante.
Hanno di recente completato la colonna sonora del film fantasy da 20 milioni di dollari del regista Russell Mulcahy, Highlander. Il loro nuovo album sarà realizzato con la consapevolezza che il loro ultimo singolo “A Kind Of Magic” è stato già una hit da Top-10 in Inghilterra e che il prossimo tour Europeo estivo è già sold out con 3 mesi in anticipo.
Infatti, i Queen sono riusciti a fare sold out al Wembley Stadium di Londra (lo stesso luogo del loro successo al Live Aid lo scorso Luglio) in meno di una settimana ed hanno così dovuto aggiungere uno spettacolo per soddisfare più di 80.000 fan.
Quando di recente John si era sistemato in una suite di un albergo Londinese, così affrontò la stampa mondiale per rispondere alle domande su Highlander sul prossimo album della band (ed ancora senza titolo) ed altri argomenti correlati. Ho cominciato chiedendo perché pensasse che i quattro membri dei Queen fossero riusciti a restare così tanto tempo insieme restando allo stesso tempo popolari verso una nuova generazione di fan della musica.
“Beh, in realtà è così – siamo le stesse 4 persone ! E’ lo stesso motivo, quella continuità. Inoltre c’è il fatto che tutti noi scriviamo, quindi non si tratta di una band dove solo uno scrive tutte le canzoni ed il resto sono solo musicisti di sostegno. Tutti contribuiamo con idee quando registriamo. E così anche la diversità delle influenze e degli stili……paradossalmente possiamo fare pezzi heavy metal over the top ed allo stesso tempo ballate".
Ho chiesto come mai Deacon è stato l’unico membro dei Queen a non aver realizzato un album solo.
“Beh, prima di tutto, perché non so cantare! Non scrivo molte canzoni e per fare un intero album devi avere almeno 10 o meglio 12 pezzi…e avrei bisogno di una cantante con cui lavorare.”
“L’anno scorso quando stavamo lavorando fui avvicinato per lavorare ad una canzone per il film Biggles e lavorai con Errol Brown, il cantante degli Hot Chocolate. Adesso hanno deciso di non usarlo per il film ma potrebbe uscire come singolo…”
“ Trovo che scrivere sia difficile per me. Non sai mai se una canzone possa funzionare fino a quando non la provi. Non posso scrivere qualcosa a casa e dire: sì, questo funzionerà…”.
“Sono tremendamente nervoso quando all’inizio mi trovo a presentare qualcosa di nuovo in studio alla band. Diventa frustrante provare ad uscirne con qualcosa che è buono abbastanza da presentare agli altri. Tutti noi sappiamo di avere degli standard elevati per cui andare avanti e non è facile continuare ad avere idee”.
Il progetto che ha tenuto impegnata la band per gran parte del 1986 è la colonna sonora per il film fantasy Highlander. Questo è il secondo film dal mago dei video Russell Mulchay che è giustamente ricordato per il suo lavoro con Billy Joel, Elton John, Duran Duran e Ultravox. Quella di Highlander è la seconda colonna sonora realizzata dai Queen dopo il loro debutto nel 1980 con Flash Gordon.
I Queen furono inondati di tali richieste dopo i primi successi?
“No, no in realtà“– ammette Deacon – “Lavorare come gruppo in un film non è facile – c’è davvero così tanto spazio per le canzoni in un film piuttosto che per musica di atmosfera. In realtà abbiamo lottato sull’album Highlander per avere canzoni all’interno dell’album…io sono riuscito a trovare qualcosa da impostare nella moderna New York. Brian ha scritto una canzone d’amore. Freddie se ne è uscito con una fanfara che dà inizio al film e la A Kind Of Magic di Roger si può sentire nei titoli di coda".
“Trovo difficile ottenere canzoni da inserire in un film, a meno che si tratti di qualcosa di moderno come Breakfast Club dove puoi usare musica contemporanea in sottofondo. Ma Highlander non è per niente un video esteso – è un film complesso pieno di idee che sono complicate da trasmettere. “
>Le parole Queen e video vanno di pari passo. Dopo tutto loro hanno inventato l’era dei video. Il loro mini-epic per Bohemian Rhapsody nel 1975 ha dato il via alla corrente attuale dei video. Ironicamente. I Queen concordarono nel fare il video solo perché erano in tour nel momento in cui il singolo fu realizzato e compresero che non sarebbe stato possibile rientrare a Londra per apparire a Top Of The Pops.
Quindi …impiegarono 4 ore e un paio di migliaia di sterline per filmare una clip di promozione che cambiò il volto della industria musicale. Da allora, I Queen sono stati protagonisti di innumerevoli ricordi legati ai video (come ad esempio Freddie che indossa vestiti da donna mantenendo i suoi baffi per I Want To Break Free ).
Come John Deacon, guardando indietro a tutto questo, si sente circa la responsabilità dei Queen rispetto al corrente abuso dei video?
“Da Bohemian Rhapsody, c’è stata una esplosione di video – alcuni buoni, altri pessimi. Oggi se realizziamo un singolo, insieme dobbiamo filmare un video che aggiunge un altro strato di pressione nel gruppo. Comportano davvero un duro lavoro e sono molto costosi da realizzare. “
Come decidete che tipo di video fare?
“Dipende…in parte sulla base dei singoli autori che possono avere una idea da trasmettere in video, o sulla base del regista.”
Nonostante i Queen abbiano impiegato la maggior parte del 1985 nei progetti solisti, sono meglio ricordati per la loro apparizione al Live Aid. Anche i più veementi critici della band concordarono sul fatto che consegnarono uno dei migliori set del giorno, ricco di energia, immaginazione e cori trascinanti. Da allora, le vendite del loro passato catalogo sono quasi raddoppiate provando così che l’evento permise loro di acquisire innumerevoli nuovi fan.
Cosa ricorda John circa quell’evento?
“Fu il giorno in cui mi sentii realmente fiero di far parte del business musicale – ci sono molti giorni in cui sicuramente non ti senti allo stesso modo. Ma…quel giorno fu meraviglioso! Sembrò che tutti si dimenticassero dell’elemento competitivo e si concentrassero per lavorare insieme. Fu un evento imponente, ma noi andammo e suonammo come sempre – noi quattro, nessuna sovra incisione, nessun soundcheck…ero veramente nervoso!”
“In seguito Elton John ci disse che eravamo stati grandi e Sting, che non ci aveva mai visto prima, si congratulò con noi. Con quello show non sapevamo quale responso avremmo ottenuto, e questo perché fu così diverso dall’essere in tour dove suonavamo davanti ad un buon 95% di fan coinvolti totalmente con i Queen.
“Fu un buon sostenitore del nostro stato d’animo, perché ci mostrò la forza del supporto che ancora avevamo in Inghilterra. Ci fece capire che avevamo ancora qualcosa da offrire come band e questo perché negli ultimi 2/3 anni avevamo rallentato il nostro impegno di lavorare insieme solidamente. Ma i Queen affrontano sempre le sfide, credo che ne abbiamo bisogno per continuare ad andare avanti. “
Quindi cosa c’è rimasto ancora per i Queen. Hanno avuto Hits in 50 paesi, le vendite dei loro album si avvicinano ai 100 milioni ed i loro progetti solisti sembrano unificare la band piuttosto che dividerla.
“Nei primi 10 anni della nostra carriera – spiega John – tutti e 4 eravamo impegnati – quasi 24 ore al giorno – con i Queen. Registravamo, andavamo in tour, prendevamo sonno ed andavamo a mangiare con i Queen. Abbiamo dovuto rallentare un attimo, giusto per concedere a ciascuno di noi un po’ di spazio per respirare l’uno dall’altro.
“Se qualche anno fa la gente avesse iniziato a fare progetti singoli sicuramente questo avrebbe portato a dividere la band, ma sembra che siamo riusciti a superare questo pericolo. Tutti noi dimostriamo interesse in quello che qualcun altro sta facendo…
“Ovviamente ognuno di noi ha ambizioni su ciò che vorrebbe fare – ci sono alcuni paesi, in particolare nel lontano Oriente, dove sarebbe bello per noi suonare, non necessariamente su vasta scala, ma giusto per presentarsi e suonare anche lì. L’unico in cui siamo stati è il Giappone, ma c’è ancora Hong Kong, Singapore e possibilmente la Tailandia. E’ qualcosa a cui dovremmo guardare per il futuro – I Queen hanno bisogno di sfide per andare avanti.”
Il nuovo album dei Queen sarà il loro 14 esimo (ndt qui c’è un refuso dell’autore, l’album si tratta infatti del 12esimo in studio), il loro progetto Highlander è diretto a portare loro più offerte per lavorare su colonne sonore, il tour del 1986 gli permetterà di incontrare centinaia di migliaia di fan in tutto il mondo…e ricordate – mancano solo altri 5 anni per festeggiare il loro 20esimo anniversario!
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