MONTREUX - Nel 1979 per sfuggire alla pressione del fisco, i Queen decisero di trascorrere un anno lontano dall' Inghilterra. Jim Beach, il loro manager, frequentava da tempo Montreux e così suggerì a Freddie Mercury e compagni di trasferirsi nella cittadina svizzera diventata famosa nel mondo per il suo festival.
Mercury, Brian May, John Deacon e Roger Taylor si innamorarono a tal punto di quella sorta di summa geografica del fascino elvetico adagiata sul lago che decisero di comprare i Mountain Studios, i più noti studi di registrazione della Svizzera, dove poco dopo realizzarono "Live Killers".
Da allora Montreux e i Mountain Studios divennero il "buen retiro" del gruppo.
Qui Freddie Mercury ha trascorso gli ultimi giorni felici della sua vita bruciata dall' Aids, qui Mercury ha lasciato le tracce finali della sua carriera.
Lunedì uscirà in tutto il mondo ' Made in Heaven' l' album che contiene le ultime registrazioni realizzate insieme dai Queen: un disco pubblicato a quattro anni di distanza dalla morte del cantante, avvenuta il 24 novembre 1991.
"Nell'ultimo anno di vita Freddie era diventato prigioniero della sua casa a Londra assediata dai paparazzi e così affittava una villa sul lago di Montreux, perché qui veniva trattato con più rispetto. I suoi unici piaceri erano cantare quando la salute glielo permetteva e cenare nei suoi ristoranti preferiti", racconta Jim Beach, che ha curato la realizzazione del disco insieme a May, Deacon e Taylor. A Beach, che con i Queen ha lo stesso rapporto di manager amico che lega Paul Mcquinnes agli U2 o John Landau a Soringsteen, tocca il compito di parlare di Made in Heaven: gli altri tre componenti del gruppo non vogliono farlo. Così ha deciso di presentare in anteprima l' album proprio a Montreux, nei Mountain Studios dove è stato inciso. "Freddie ci telefonava per dirci quanto tempo si sentiva di trascorrere in studio: ' fatemi cantare qualsiasi cosa' , diceva, 'perché voglio lasciare quanto più materiale è possibile' .
Quel che è miracoloso è che mentre la salute lo stava abbandonando la sua voce era rimasta intatta" racconta Beach. E da questo punto di vista l' album è davvero toccante: con qualche eccezione, Made in Heaven può essere considerato una raccolta di intense melodie che lo rendono, per usare le parole di Beach, "il disco più accessibile dei Queen". Made in Heaven che segue di quattro anni Innuendo l'ultimo album dei Queen, contiene dieci canzoni, tra inediti e riletture di brani già noti. L'ombra della speculazione aleggia però su questa operazione, se si considera che dalla morte di Mercury ad oggi sono stati venduti 25 milioni di dischi dei Queen.
Made in Heaven, replica Beach "è una celebrazione della vita e dell' arte di Freddie Mercury. Ci è sembrato giusto pubblicare l' estrema testimonianza del suo talento, vista la volontà con cui ha voluto fino all' ultimo lavorare insieme ai suoi compagni". La copertina ritrae lo scorcio del lago di Montreux che si scorge dalla villa che Mercury soleva affittare. Sulla sinistra ci sono May, Deacon e Taylor, sulla destra è ritratta la piccola statua in bronzo di Mercury che si trova nel giardino della casa.
E' dunque Jim Beach a raccontare la storia di alcuni dei brani dell' album.
"Made in Heaven, la ' title track' , era stata scritta per l' album solista di Freddie" racconta Beach, "ma la versione pubblicata nell' album è stata completamente rieditata".
Mother Love, aggiunge il manager " è invece l' ultima canzone incisa da Mercury: è un pezzo commovente, sul ritorno nel ventre materno di un uomo alla fine della sua vita. E proprio per dare il senso della chiusura del cerchio vitale l' abbiamo legata con una campionatura di Going Back, il primo singolo inciso da Freddie, quando ancora si faceva chiamare Larry Lurex".
Winter' s Tale, una ballata commovente che sarà pubblicata come singolo in Inghilterra a Natale, è "l' ultima canzone scritta da Mercury".
E' la storia di un uomo alla fine dei suoi giorni, ma non c' è disperazione in questa ballad ricca di cori "alla Queen" in cui Freddie descrive le emozioni che provava di fronte alla vista del lago dal giardino della sua villa...
You dont' t Fool Me è uno dei pochi brani non melodici dell' album: in Italia uscirà come singolo remixato in chiave dance sullo stile di "Another One Bites The Dust".
Too Much Love Will Kill You è invece la rilettura del pezzo inciso da solista da Brian May: sarà pubblicato come singolo in America.
Let Me Live è l' unico brano del disco nel quale Mercury divide le parti vocali con May, Deacon e Taylor: in aggiunta è stato inserito un coro gospel.
Parallelamente alla pubblicazione di Made in Heaven, Beach e compagni stanno curando la realizzazione di "The Queen Phenomenon in the Lap, Of Gods" un documentario di un' ora che sarà trasmesso in dicembre dalla televisione inglese e che contiene le ultime testimonianze di Mercury al lavoro, la sua ultima intervista, il diario della realizzazione dell' album, le tappe fondamentali della venticinquennale storia della band.
"Per i video", racconta Beach, "avremmo potuto utilizzare le tecniche di computer grafica alla ' Forrest Gump' , ma abbiamo pensato che sarebbe stata un' opera di pessimo gusto. Così abbiamo deciso di affidarci agli studenti del British Film Institute.
Il primo video è stato tratto da Heaven For Everyone, è firmato da Simon Pummell e vede l' intervento di Stelarc, un artista australiano che ha inventato un braccio meccanico computerizzato".
Jim Beach non riesce a sfuggire alla commozione mentre presenta Made in Heaven: si rifiuta di raccontare gli ultimi giorni di vita di Freddie e riflette con fastidio sulla strana coincidenza del destino che ha voluto l' uscita ravvicinata dell' ultimo album di studio dei Queen con la raccolta dei Beatles in cui è contenuto un brano con John Lennon. "E' davvero un peccato che i dischi escano nello stesso periodo e che siano pubblicati dalla stessa casa discografica.
Ma tra Made in Heaven e il disco dei Beatles c' è una differenza importante: i Queen hanno lavorato insieme, i Beatles no: e nella loro decisione di non fare ascoltare l' album a nessuno prima della pubblicazione trovo che ci sia dell' arroganza". Dopo questo disco non esiste altro materiale inedito di Freddie Mercury, con l' eccezione forse di qualche brano "live". E, secondo Jim Beach, i fan hanno poche speranze di rivedere insieme sul palco Brian May, Roger Taylor e John Deacon.
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