L'ultima intervista giapponese di freddie Mercury

Music Life 1986

Traduzione dell'articolo originale dal giapponese all'inglese a cura di Yasuyuki Kimura

Traduzione dell'articolo dall'inglese all'italiano a cura di Barbara Mucci.

Grazie a Luca Florian per aver trovato il traduttore e a Barbara Valentin per le big tis (ops, questa è un'altra storia)

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Mi è giunta notizia che Freddie Mercury sia stato in Giappone senza preavviso l’ultima metà di Settembre. Posso ben capire perché sia venuto in Giappone in vacanza dopo tanti mesi di duro lavoro, dato che è un famoso amante del Giappone.

Il Giappone è come una seconda casa per lui.

È venuto in Giappone in modo totalmente non ufficiale, quindi l’intervista non era autorizzata. Inoltre, solo poche persone erano a conoscenza del suo arrivo in Giappone.

Comunque, ci è stato concesso di andare a trovarlo presso l’albergo in cui alloggiava, perché, ci ha detto: “Voi di Music Life siete i benvenuti perché avete avuto sempre un buon rapporto con me”.

La sua camera era piena di oggetti antichi, che ha comprato durante un giorno di shopping nella prima metà di Ottobre (Settembre…?).

Indossava un abito di Anthony Price, e ci ha incontrati con un sorriso. Sembra proprio in forma.

Quando sei arrivato in Giappone?

Due settimane fa. A dir la verità, dovrei tornare in Inghilterra ma ho cambiato i miei programmi.

Abbiamo saputo che sei stato a Tokio.

Sì. Sono potuto stare a Tokio solo tre giorni perché avevo programmato di stare in Giappone solo due settimane. Ma mi piacerebbe stare molto di più a Tokio perché alla fine ho allungato la mia vacanza. A Kioto, Katsura Rikyu era così bella…

Hai comprato davvero un sacco di roba! L’abbiamo vista in camera.

Oh, l’avete vista! (ride) Ho comprato un sacco di bracieri, stavolta. I miei amici hanno detto: “Per quale motivo li hai comprati?”. (ride) Ne ho presi 20 o 30 pezzi… Inoltre, ho comprato molte altre cose. Quadri, kimono, bauli… Hai visto la mia lista per la spedizione? È di 9 o 10 pagine! (Ci ha fatto vedere la lista, che conteneva davvero tanti oggetti!) Ma non ho ancora provveduto alla spedizione. Oh, ho anche comprato molte ceramiche antiche, Kutani, Satsuma, etc.

A Kyoto, ho visitato il laboratorio di un artigiano e gli ho chiesto di farmi una tazza da tè personalizzata. Mi sono sempre piaciute le tazze da tè con caratteri giapponesi. Quindi gli ho chiesto di scrivere il mio nome, e lui ha accettato. Mi ha detto che gli ci vorranno sei mesi per completarlo. (Freddie sembra molto soddisfatto)

Sei stato all’hotel Ryokan di Kyoto?

Sì! (sembra quasi stesse aspettando questa domanda) Sono stato in un tradizionale hotel giapponese (Ryokan) per la prima volta. Mi è piaciuto tantissimo. Ho potuto fare un bagno in una vasca di legno di cipresso giapponese. La vasca era a forma di tazza per sakè. Quindi ho chiesto di mettere del sakè nella vasca. Era uno scherzo, ma lo staff dell’hotel ha risposto dicendo che il bagno nel sakè è ottimo per la pelle, e mi hanno preparato un bagno al sakè. (ride).

All’inizio ero un po’ confuso su come fare il bagno, ma ora non ho problemi. Ho dormito anche su un futon (materasso tradizionale giapponese), è stato molto confortevole. (ride)

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Avrai dei bellissimi ricordi. Comunque, il vostro nuovo album ha un’ottima reputazione, vero?

Sì, ottima. Hai visto lo show (allo stadio di Wembley)? È stato uno show di successo in parte proprio perché è venuto dopo l’uscita dell’album.

Così la gente l’ha chiamato “Magic Tour”. Questo concerto è stato uno dei più grandi nel Regno Unito. Abbiamo replicato 2 sere a Wembley, ed abbiamo fatto un concerto anche a Knebworth. All’incirca 133.000 persone sono venute a questi concerti.

Abbiamo portato il tour in giro per tutta Europa. È stato un grande successo.

Abbiamo sentito che verrà realizzato un album live di questo concerto… Sì. Infatti dovrei tornare in studio… ma rimarrò in vacanza per un’altra settimana. Ecco perché gli altri membri della band mi stanno mandando dei Telex da Londra. Chiedono la mia opinione, tipo: “Quali canzoni dovremmo mettere nell’album?”.

Hey, dov’è il telex? Sì, sì, questo!

Questa non è l’idea definitiva, ma credo che dovremmo inserire nell’album quasi tutte le canzoni che abbiamo suonato nei nostri concerti. (mentre parla, mi mostra il telex. Ci sono due schemi per una tracklist. Una fatta da John, approvata da Roger. Un altro preparato da Brian)

Ti sei divertito?

Sì. È stato un po’ complicato correre da un capo all’altro del palco perché era davvero grande. Mi sono stancato un po’… Non sono più così giovane. (ride) Abbiamo fatto volare dei palloni (lunghi 20 piedi) che avevano la stessa forma dei disegni presenti sulla copertina dell’album. È come se avessimo lanciato un incantesimo.

La gente non poteva farci niente, ma continuava a vederli fluttuare nell’aria. Il giorno dopo, uno dei palloni è caduto nel giardino di qualcuno. L’abbiamo visto al notiziario.

Possiamo facilmente capire perché i mass media hanno dato risalto a questo incidente, perché un pallone con il ritratto di Freddie Mercury è caduto in un giardino, ed era grande ben 20 piedi!

Uno dei palloni è andato a finire sotto un treno. In effetti, questo tour è stato il migliore nella mia carriera artistica, da quando ho iniziato 14 anni fa. È stato quello di più successo tra i tour dei Queen.

Quando i Queen sono venuti in Giappone, gli altri membri hanno detto: “Il nostro tour diventa più difficile anno dopo anno. Una delle ragioni è il carico di lavoro per la gola di Freddie”. Lo pensi anche tu?

Sì… Dovrei prendermi più pause. Forse non ci crederete, ma le canzoni di “A Kind Of Magic” sono difficili da cantare in concerto.

Quindi, è molto importante per noi pensare al nostro programma. Andare in tour ha un significato diverso per me, più che per gli altri membri. Infatti, cantare per due ore è molto dura. Credo sia meglio concentrarsi solo sui buoni show piuttosto che fare show tutti i giorni. Non mi piace avere buoni show e cattivi show.

Mi piacciono solo i buoni show.

Hai mai avuto delle discussioni con gli altri membri della band a causa dei diversi modi di vedere le cose?

Certamente. C’è un sacco di ego. Non possiamo evitarlo.

A volte non ci parliamo per una settimana. Ma questi problemi sono inevitabili.

Ma anche se a volte avete delle discussioni, il gruppo è comunque in buona salute perché riuscite a parlarvi e risolvere i problemi.

Sì, abbiamo delle discussioni perché sappiamo con sicurezza ciò che ci piace fare. Non c'è da meravigliarsi se decidessimo di fermarci dopo 14 anni di successo. Ma noi riversiamo quanta più energia e tempo possibile, o più di quanto sia possibile, nella nostra musica ancora adesso. Scegliamo le opzioni più difficili ancora adesso. Forse selezioniamo lavori più complicati rispetto a quanto facevamo prima. Ma credo sia una buona cosa.

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Ho sentito che per un certo periodo di tempo avevate anche perso la passione per i tour e la musica. È vero? Ho anche sentito che avete risvegliato questa passione con la partecipazione al Live Aid.

È vero. Ero terribilmente depresso. Dopo aver speso la gran parte del mio tempo nella nostra attività, per tanti anni, volevo del tempo per me. Pensavo: “Ho bisogno di più tempo per me, adesso. Mi sto facendo vecchio. E quando sarò vecchio, la mia attività sarà molto più limitata”.

Questo perché ho investito tutto il tempo e le energie nel nostro lavoro, ed ho pensato che mi sarebbe piaciuto godermi un po’ più la vita.

Così, mi sono fermato per un po’. Ho potuto passare davvero dei bei momenti… Non ho mai vissuto una tale esperienza. Poi, all’improvviso, qualcuno ci prospettò la possibilità di partecipare al Live Aid. Sentii che dovevamo partecipare. Ci hanno ammirati tutti, e questa esperienza ci ha ispirati.

A quei tempi, ho pensato che avrei potuto lavorare un po’ di più. Il Live Aid è stato un colpo di fortuna per noi. Ci ha aiutati in maniera inaspettata. È stato sicuramente il nostro punto di svolta. Poi tranquillamente affermare che è stato un momento speciale nella storia dei Queen.

I Queen al Live Aid sono stati davvero fantastici. Credo sia molto bello avere di questi momenti così speciali. Mi puoi dire i pro e i contro di una carriera da musicista?

Oh, lo sai che sono in vacanza, vero? (ride) Mmmm, è una domanda difficile.

Se avessi bevuto vodka, forse avrei potuto rispondere. (ride) Fammi pensare, i pro e i contro… Se abbiamo successo, vogliamo anche una vita privata. È difficile da spiegare. A volte mi piace essere Freddie Mercury ed essere ammirato. Ma già il giorno dopo sento la pressione su di me.

È difficile mantenere la mia vita privata. Probabilmente una persona intelligente riesce a capire la situazione.

Le persone di successo non possono evitare questi problemi. A volte rischio di impazzire. Anche quando sono a casa mia, qualcuno viene e bussa alla mia porta. E ovviamente, spesso vado fuori di testa. Ma probabilmente quelle persone hanno comprato i miei dischi e se ho successo è grazie a loro. Ma ci sono anche tanti lati positivi… Posso visitare tanti posti… Solo poche persone possono fare di queste esperienze. Credo che questa sia una grande esperienza.

Ultima domanda. Qual è la cosa che conta di più nella vita, per te?

La musica. La musica è tutto per me. La musica è la mia vita. La mia vita è la mia musica. Prima dovevo avere più fiducia in me stesso. Ce l’ho adesso.

So che la mia musica è fantastica. È importante che la pensiamo in questo modo. Anche se in futuro non potrò continuare a fare questo lavoro, potrò supportare altre persone nella loro carriera da musicisti. Questo è il mio modo di vivere. Ecco perché non c’è problema se la mia musica un giorno non sarà più molto popolare. Posso continuare ad essere felice anche dando le mie idee e la mia esperienza ad altri musicisti.

Credo che molte persone lo accetterebbero. Sicuramente, anche questo tipo di attività mi potrà dare felicità.

Capisco perfettamente. Grazie per la tua disponibilità.

Mi è piaciuta molto questa intervista. La puoi continuare se per te va bene. Dopo questa intervista,

Freddie ci ha mostrato le fotografie delle cose che ha comprato, e depliant del museo delle ceramiche che ha visitato. Sembra molto felice. Mentre guardo il suo profilo, ricordo che disse: “Sono sposato con la musica” in un’intervista molti anni fa…

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