"Rudolf Schenker (Scorpions)":  La morte di Freddie è una grave perdita nel mondo della musica. La sua voce è il marchio dei Queen-

"Barbara Valentin": Lo sapevo da più di 5 anni che aveva l'AIDS. Sono distrutta. Era l'uomo più buono che abbia mai conosciuto-

"Phil Collins (Genesis)": Sono stupito da lui e dalla sua sincerità con cui ha affrontato la malattia dell'AIDS"

"Roger Taylor": Ci siamo preparati da mesi a questa situazione. Ma è terrificante-

"George Michael": Sono estremamente scioccato-

"David Clark": Freddie era un amico fantastico-

"Sandle Shaw": Tragico-

"Montserrat Caballè": Lo sapevo che la nostra canzone Barcelona, non l'avremmo mai cantata insieme alle Olimpiadi del 92-

"Francis Rossi": Era un anmbasciatore della musica Britannica-

"Elton John": No comment. Questa è una situazione estremamente delicata e privata-

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"DEUTSCHE EICHE" a Monaco

DOVE GLI UOMINI DURI VESTITI IN PELLE VANNO A MANGIARE IL DELICATO PETTO D'ANATRA

 

Al primo impatto sembra il tipico locale Bavarese, sedie scure in legno, senza cuscino, panche nere lungo il muro.

Il cameriere biondo, con un po di barba incolta, è anche vestito con il tipico costume in pelle Bavarese.

Il suo predecessore Mick, ex ballerino morì di AIDS.

All'ingresso del locale (8 tavoli, 50 posti, qualche camera di Hotel) è appeso al muro un poster raffigurante la giornata mondiale contro l'AIDS il 1 dicembre.

In questo locale Freddie si sentiva benissimo, a suo agio. Qui conobbe Barbara Valentin, due omosessuali, che erano padri di famiglia, ed erano sempre vestiti in pelle nera. 

E anche una celebrità, come Richard Chamberlain (56) quando viene a Monaco va di nascosto al "Deutsche Eiche".

"Spartacus" che è la guida internazionale per "Finocchi", giudica questo piccolo Hotel come "molto bene"

Fu positivamente giudicato, il delicato "petto d'anatra" per 19 marchi, e i vini.

Appese al muro le foto di Re Ludwig II, il regista Rainer Werner Fassbinder (morto nel 1982) e di Freddie Mercury in un formato Din A5 con autografo, cornice nera e sfondo blu scuro.

Era ed è un punto di ritrovo per tanti Gay, anche l'amico di Fassbinder, Peter Chatel morì a 42 anni di AIDS. Altro amico di Fassbinder, Dott. Dieter Schidor contrattó l'AIDS perchè contaggiato da un altro frequentatore del luogo, e poi compagno, Mike. Che anche lui morì in una clinica di Monaco.

Quando Freddie Mercury entrava e usciva dal locale, c'era sempre un gran movimento di personaggi famosi, come la Valentin, ecc ecc.

Nonostante adesso Freddie non ci sia più, ci si trova ancora, a discutere, e anche a parlare della malattia dell'AIDS.

E nel locale "Deutsche Eiche" Freddie vive ancora.

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FREDDIE MERCURY - IL CAMPIONE REDENTO

La storia dimentica i perdenti.  "Non c'è tempo per i perdenti. perché noi siamo i campioni." (no Time For Loosers. Cause We Are The Champions).

Milioni conoscono questo inno, cantato a squaciagola negli stadi e nei palazzetti di tutto il mondo. 

Il cantante - Freddie Mercury dei "Queen" ha perso la sua lotta contro l'AIDS.

È morto la notte scorsa, E' stato un sollievo. È morto all'età di 45 anni.

Il giorno prima ha annunciato a tutto il mondo: "si, ho l'AIDS".

Ma per milioni di fan in tutto il mondo, lui rimane il Campione.

LE SUE ULTIME PAROLE:  CHIAMATEMI LA MIA BAND

Il Medico di Freddie, il Dott. Gordon Atkinson, avvertì i genitori della Popstar (il suo nome vero era Frederick Bulsara): "per vostro figlio non c'è più nulla da fare". 

Per Bomi e Jer Bulsara non c'era più il tempo per esitare: "dobbiamo andare da lui".

Per anni, i genitori del famosissimo Freddie (che erano dei diplomatici) non si facevano vede molto volentieri in pubblico e non hanno mai detto nulla a nessuno di suo figlio: della sua omosessualità, della sua vita dissoluta.

La stampa definisce la vita di Freddie come "stile - Kamikaze"

Qualche volta festeggiava con centinaia di amici. Per giornate intere, alcool, cocaina.

Soldi ne ha a palate, circa 60 Milioni di Marchi sono sul suo conto. La maggior parte li ha devoluti alla ricerca contro l'AIDS. 

La fine.

Il malato terminale era nel letto, nella camera della sua villa da 15 Milioni di Marchi, in un quartiere di Londra, Kensinton. Con lui al capezzale c'erano la sua ex compagna Mary Austin (35) e un assistente.

Mercury aveva percepito quanto era vicino alla fine e tutto d'un tratto esclamó: "CHIAMATEMI LA MIA BAND".

Poi si addormentó di nuovo.

Il Dott. Atkinson, rimase anche lui stupefatto dall'esclamazione di Freddie, ma dovette andare un attimo a casa, ma non fece in tempo a tornare che, 15min dopo che lasció la villa, Freddie Mercury, chiuse per sempre i suoi occhi.

I genitori, Mary e Peter rimasero scioccati, senza parole nel guardare quel volto scavato, pallido e sofferente davanti ai loro occhi.

Mary disse "era molto coraggioso, ha lottato fino alla fine".

In mattinata, la portavoce di Freddie, Roxy Meade dichiaró alla stampa: "è morto per una broncopolmonite causata dall'AIDS"

Kenny Everett, famoso Discjockey Inglese, con la voce rotta dalla commozione: "avrà sempre le candele accese a entrambi i lati e una in centro"

Lutto in tutto il mondo dei fan dei Queen, (famose le hit come Bohemian Rhapsody, Crazy Little Thing Called Love, Radio Ga Ga, Flash, Save Me) ancora in nottata arrivarono davanti alla sua casa portando dei fiori.

Lutto anche a Monaco, dove Freddie ha passato molto tempo della sua vita.

 

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