i queen, prima di tornare in europa per la realizzazione del loro nuovo album, hanno portato a termine una incredibile tournee nei paesi del sud america, dove hanno incontrato un successo formidabile. poi, di passaggio a los angeles, hanno incontrato la stampa americana. ecco quello che il nostro william donati ci scrive.
Nuovi mercati sono sempre pronti a ricevere ed espandere la fama di un arcinoto gruppo rock come i Queen. In questo caso il Sud America. Specie in Brasile dove giacciono le radici prime del ritmo americano: Africa + Eca De Queiroz = Samba.
La risposta dei quattrocentomila fans per cui i quattro inglesi, non ancora baronetti, hanno suonato, non poteva essere più vibrante.
La presenza stessa dei Queen ha provocato laggiù una rivoluzione. Radio e televisione sudamericane interrompevano continuamente i programmi regolari per offrire il "notiziario Queen". Ogni volta che i membri dei Queen uscivano per strada, un nugolo di guardie di sicurezza doveva essere ingaggiato per proteggerli dai fans. E, cosa strana (ma non tanto se si pensa che il ritmo imprega la terra stessa del Sud America), i fans non erano solo giovanissimi ma anche distinti signori maturi e brizzolati.
Accadeva anche spesso che gente di ogni età fischiettasse per la strada motivetti dei Queen.
L'invito al gruppo era addirittura dal nuovo presidente dell’Argentina, generale Roberto Viola, e le trattative sono avvenute sotto la sua direzione. Da notare che molti capi conservatori e reazionari, come questo generale, sono molto aperti in musica e sex: due campi innocui che permettono di dimostrare il liberalismo moderno dei capi stessi, senza danneggiare però il colonnato sostanziale del sistema.
Nixon, per esempio, era straordinariamente tollerante e progressista per quanto riguardava le parolacce. Uno dei componenti dei Queen, Brian May, commenta: “c'è un mistero sotto. La completa verità di come siamo giunti in Sudamerica deve essere ancora svelata e forse non lo sarà mai”.
Le preoccupazioni, comunque, in merito al successocol pubblico, sono svanite subito, quando il pubblico stesso cominciò negli shows a cantare in coro le vere hits insieme ai Queen. E a cantarle in inglese.
“Proprio non potevo crederci, dichiara il frontman del gruppo, Freddie Mercury, nel momento che essi cominciarono a cantare, sentì che la ci eravamo già stati prima. Cioè non potevamo credere alle nostre. I sudamericani imparare in perfetto inglese? Probabilmente essi non capivo bene cosa dicessero ma la sensazione per noi fu grande, tremenda.
Sono sicuro che si erano esercitati sui nostri dischi per farci piacere. E piacere ce l'hanno fatto davvero. Tutto il mondo dell’industry stava osservando la nostra prima serata in Sudamerica. E quel cantare in coro la nostra musica era esattamente ciò di cui avevamo più bisogno.
Tuttavia a me piace anche l’elemento rischio. Ci fa suonare meglio. Mi sentivo come i Beatles allo Shae Stadium negli anni sessanta”.
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